E per valorizzare gli ipogei della città vecchia, il direttore Patruno ha ricordato come “in Regione è stata depositata una proposta di legge regionale che punta alla valorizzazione degli ambienti ipogei. Ma il primo obiettivo - ha aggiunto Patruno - è favorire la conoscenza”.
È per poter ipotizzare un progetto di valorizzazione degli ipogei tarantini, “è a Taranto con sono tutti i presupposti per farlo”, è necessario “conoscere e mappare e su questo stiamo facendo un ragionamento.
La Regione Puglia sta lavorando ad una carta digitale regionale dei beni culturali. Gli ipogei sono beni culturali di straordinaria importanza e Taranto ne è ricca per cui estenderemo la mappatura cartografica anche a Taranto. Penso - ha poi concluso Patruno - che Taranto, al di là dei luoghi comuni che la legano indissolubilmente all’ilva, possa essere un modello che passa attraverso l’economia della cultura, che passa attraverso la valorizzazione del sotterraneo e di ciò che è in superficie. Il rilancio che passa attraverso la cultura non è filosofia ma è un modello di sviluppo alternativo sul quale dobbiamo puntare”.