Ieri l'avvio della discussione generale era stata accompagnata dalle scintille, a colpi di regolamento, fra maggioranza ed opposizione.
Il provvedimento, non essendosi concluso l'esame in commissione, era arrivato senza il mandato ai relatori ed era stato il presidente della commissione Istruzione, Andrea Marcucci, a sintetizzare l'iter del disegno di legge e i contenuti. E qui era insorta Forza Italia che si era rivolta anche al presidente Grasso, suscitando la replica del Pd seguito dall'intervento di Sel, M5S e Lega."La scuola dopo anni di marginalita' e' tornata a essere al centro del dibattito culturale e politico del Paese", aveva anche osservato Marcucci.
Il ddl ha l'obiettivo di "mettere la scuola nelle condizioni di essere la spina dorsale del Paese" aveva detto ancora sul testo su cui il Governo ha presentato la questione di fiducia. I Cinque Stelle hanno dato vita alla protesta: lumini e fasce a lutto al braccio con il cartello R.i.p. (Riposa in pace) scuola pubblica i senatori hanno accolto la richiesta del governo di 'lindare' il provvedimento arrivato in aula senza che la Commissione Istruzione ne abbia concluso l'esame e quindi senza relatori per essere approvato in giornata dall'aula di palazzo Madama e arrivare a Montecitorio per il 7 luglio come ha deciso ieri la conferenza dei capigruppo della Camera. (AGI)