ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 27 Luglio 2016 00:00

Dietrofront Vivendi su acquisto Premium: Mediaset valuta azione legale da oltre 1,5 mld

Written by 
Rate this item
(0 votes)

Milano - Vivendi fa dietrofront sull'acquisto di Premium, la pay tv di Mediaset, e il gruppo italiano dissotterra l'ascia di guerra valutando vie legali per una somma superiore a 1 miliardo e mezzo di euro.

Se dall'altra parte la media company francese, con il suo ad Arnaud de Puyfontaine, sembra gettare acqua sul fuoco insistendo sulla volontà "di costruire una grande alleanza strategica con Mediaset", il gruppo di Cologno accusa la controparte di "una palese contraddizione con gli impegni assunti mediante il contratto firmato lʼ8 aprile scorso". E Fininvest, cui fa capo il 34,738% di Mediaset denuncia con durezza "l’eccezionale gravità e l’assoluta scorrettezza del comportamento di Vivendi".

Di fatto Vivendi non intende più acquistare l'intera partecipazione nella pay tv Premium ma solo il 20%. La nuova proposta, confermato lo scambio del 3,5% del capitale di Vivendi e del 3,5% del capitale di Mediaset come indica l'accordo dello scorso aprile, è quella di arrivare a detenere in tre anni circa il 15% del capitale di Mediaset attraverso un prestito obbligazionario convertibile informa Adnkronos.

Con un aumento di capitale riservato a Vivendi, in pratica, i francesi in tre anni diventerebbero un azionista forte di Mediaset visto che la quota di Fininvest, oggi di poco inferiore al 35%, sarebbe diluita. Verte su questo il j'accuse di Fininvest: secondo la holding l’atteggiamento di Vivendi "lascia chiaramente intuire che il suo vero, non dichiarato obiettivo - al di là della indubbia valenza industriale dell’accordo stipulato - fosse in realtà quello di costituirsi in modo surrettizio e inaccettabile una posizione di estremo rilievo nell’azionariato di Mediaset".

Cosa ha condotto Vivendi a cambiare idea sull'asset di Mediaset? Secondo il ceo della società, che firma la comunicazione inviata ieri a Cologno, il tutto nasce "dalle significative differenze emerse durante le analisi effettuate sull'emittente a pagamento del gruppo, per la quale sono in corso le trattative". Il riferimento sembra al rosso dei conti di Premium, di 85 milioni di euro nel 2015 e di 63 milioni nel primo trimestre, tali da appesantire i conti di tutto il gruppo italiano che ha chiuso il primo trimestre 2016 con un rosso di 18 milioni a livello di risultato netto mentre un anno fa riportava un utile di 600mila euro. Senza Premium, il gruppo avrebbe riportato un utile netto di 38,6 milioni.

Pronta la replica di Mediaset sullʼanalisi dei risultati di Premium: "è ovviamente avvenuta prima della firma, come accade prima di ogni assunzione di impegni". Quanto a lettere inviate da Vivendi a Mediaset, "confermiamo -sottolinea il gruppo- di non aver mai ricevuto alcuna contestazione formale sulla validità o i contenuti del contratto".

La lettera di Vivendi arrivata lunedì, rivela Cologno, "elude un riscontro puntuale ad un’intimazione rivoltale da Mediaset ad adempiere ai propri obblighi contrattuali – finora inadempiuti – in primo luogo quello di notificare tempestivamente l’acquisto del controllo di Mediaset Premium alla Commissione Antitrust della Ue".

La proposta di Vivendi sarà certamente portata all'attenzione del cda Mediaset già convocato per dopodomani, giovedì, per l'esame della semestrale e con tutta probabilità respinta dal board. Il previsto 'no' allo schema alternativo proposto dalla media company, azionista di maggioranza di Telecom Italia, porterà quasi sicuramente, secondo fonti Mediaset, alla decisione di adire le vie legali. Una strada che appare praticamente scontata, sempre che di qui alla riunione del board non ci sia qualche novità o una rimodulazione della nuova proposta di Vivendi. Intanto il titolo ha pagato il dietrofront del gruppo capitanato da Vincent Bollorè con una perdita del 6,9% a Piazza Affari.

La Consob segue con attenzione gli sviluppi della vicenda e gli uffici si sono attivati affinchè il mercato fosse adeguatamente informato. Inoltre sono in corso le verifiche sull'operatività sui titoli coinvolti in relazione al loro andamento in borsa.

Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore

Sostengo Agorà Magazine
Read 1262 times

Utenti Online

Abbiamo 590 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine