ANNO XIX Giugno 2025.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 16 Febbraio 2024 14:26

L'oppositore russo Navalny è morto in carcere, "si è sentito male"

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Alexei Navalny in prigione Alexei Navalny in prigione

Secondo la direzione del penitenziario dove era imprigionato, l'attivista anti-Putin ha perso conoscenza dopo una passeggiata. Sono in corso di accertamento le cause della morte. La portavoce: "Non abbiamo conferma del decesso". Michel: l'Ue ritiene il regime russo responsabile.

 

L'oppositore russo, Aleksei Navalny, 47 anni, è morto nella colonia penale n. 3 dell'Okrug autonomo di Yamalo-Nenets, ha riferito il dipartimento regionale del servizio penitenziario federale. 

 

"Il 16 febbraio di quest'anno, nella colonia correzionale n. 3, il detenuto Navalny A.A. si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo quasi immediatamente conoscenza. Gli operatori sanitari dell'istituto sono immediatamente arrivati ed è stata chiamata una squadra medica di emergenza", si legge nel comunicato. 

 

"Sono state eseguite tutte le misure di rianimazione necessarie, ma non hanno dato risultati positivi. I medici del pronto soccorso hanno confermato la morte del condannato. Si stanno accertando le cause della morte", aggiunge il comunicato rilanciato dalle agenzie russe. 

 

"In seguito alla morte improvvisa del detenuto Aleksei Navalny nel penitenziario n. 3 della sezione del servizio penitenziario federale russo nel distretto autonomo di Yamal-Nenets, una commissione composta da capi e ufficiali delle divisioni penitenziarie e mediche dello staff centrale del servizio penitenziario federale russo è stata istituita inviato alla sede territoriale e all'istituzione secondo la procedura stabilita", si legge in un altro comunicato. 

 

Putin informato del decesso

Il presidente Vladimir Putin è stato informato della morte del suo principale avversario, secondo quanto riferito dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "È stato riferito al presidente", ha detto Peskov ai giornalisti, aggiungendo che "spetta ai medici chiarire" la causa della morte. "Non lo so. I medici devono capirlo in qualche modo", ha detto il portavoce ai giornalisti che gli chiedevano se sapesse i motivi del decesso dell'oppositore.

"Il servizio penitenziario federale russo nella regione autonoma di Yamalo-Nenets sta diffondendo la notizia della morte di Aleksei Navalny nella colonia penale IK-3. Non abbiamo ancora nessuna conferma. L'avvocato di Aleksei si sta recando a Kharp. Non appena avremo informazioni, le daremo", è il messaggio postato su X da Kira Yarmysh, portavoce di Navalny. 

 

"Non abbiamo alcun motivo per credere alla propaganda di Stato russa, ma se è vero allora non si può dire che 'Navalny è morto' ma che 'Putin ha ucciso Navalny', ma di loro non mi fido nemmeno un po", dice uno dei collaboratori più vicini di Aleksei Navalny, Leonid Volkov. 

 

Le reazioni internazionali

"Alexei Navalny ha combattuto per i valori di libertà e democrazia. Per i suoi ideali, ha fatto l'estremo sacrificio. L'Ue ritiene il regime russo l'unico responsabile di questa tragica morte. Porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia. E a coloro che lottano per la democrazia in tutto il mondo nelle condizioni più buie. I combattenti muoiono. Ma la lotta per la libertà non finisce mai", scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

"Profondamente turbata e rattristata dalla notizia della morte di Alexei Navalny. Putin non teme altro che il dissenso del suo stesso popolo. Un triste promemoria di ciò che rappresentano Putin e il suo regime. Uniamoci nella nostra lotta per salvaguardare la libertà e la sicurezza di coloro che osano opporsi all'autocrazia", scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen

 

"Dopo anni di detenzione in un regime carcerario non proprio liberale la Russia perde una voce libera, siamo vicini alla famiglia, ci siamo sempre battuti, anche quando ero al Parlamento europeo, per la libertà sia in Russia sia in Bielorussia. Adesso ci sarà una voce di libertà in meno", afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani

 

Aleksei Navalny "ha pagato il suo coraggio con la vita", ha commentato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dicendosi "molto rattristato". Navalny è stato ucciso" e Putin dovrà "rendere conto dei suoi crimini", ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Berlino insieme a Scholz. Il premier britannico Rishi Sunak ha parlato di "una notizia terribile, un'enorme tragedia per i russi". "Come principale sostenitore della democrazia russa - ha aggiunto il premier in un post su X - Navalny ha dimostrato un incredibile coraggio in tutta la sua vita. I miei pensieri vanno alla moglie e ai cittadini russi". 

 

"Non abbiamo ora alcuna notizia. Per questo motivo è importante che i fatti vengano stabiliti. La Russia ha domande urgenti cui rispondere. Quello che abbiamo visto è che la Russia esercita un potere sempre più autoritario, usato contro molti oppositori, da molti anni. Lui era in prigione, era un prigioniero, ed è estremamente importante che la Russia dia risposte a tutte le domande che verranno poste sulle cause di morte", ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al suo arrivo alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza. "Non farò speculazioni oggi. Continuerò a chiedere alla Russia di assicurare che tutti i fatti vengano stabiliti, che vengano fornite risposte alle domande. E poi sulla base di questo potremo dire di più", ha aggiunto. 

 

Mosca: i Paesi Nato hanno già il colpevole

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato quella che ha definito una reazione "istantanea" dei leader dei Paesi Nato alla morte in carcere dell'oppositore Aleksei Navalny. "Non abbiamo ancora i risultati dell'esame medico legale, ma le conclusioni dell'Occidente (secondo cui le autorita' russe sono responsabili della morte del politico) sono già pronte", ha scritto su Telegram Zakharova. AGI

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