ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 28 Luglio 2016 17:15

Taranto chiede, #RenziNONrisponde

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente nota pervenuta daPartito della Rifondazione Comunista Federazione di Taranto

In occasione della sua prossima visita a Taranto, vorremmo rivolgere al Presidente del Consiglio alcune domande.

1) A fronte dell’emergenza sanitaria che la caratterizza, nella provincia di Taranto l’offerta di servizi sanitari pubblici è insufficiente. I tagli alla spesa sanitaria, effettuati dal governo Renzi e dai suoi predecessori, hanno provocato disservizi e aumento dei costi a danno dei cittadini, che ormai in numero crescente rinunciano alle cure. Cosa intende fare il governo per garantire il diritto alla salute dei tarantini?

2) Col decimo decreto “salva Ilva” si è di fatto subordinato il risanamento ambientale del siderurgico alle esigenze produttive del prossimo acquirente. Si corre così il rischio che il nuovo Piano Ambientale escluda interventi imprescindibili per il drastico abbattimento dell’inquinamento. Quali azioni il governo metterà in campo per garantire il completo adeguamento degli impianti agli standard ambientali europei?

3) Ilva, Alenia, TCT, Cementir e tante altre realtà produttive della provincia jonica hanno dichiarato o si apprestano a dichiarare numerosi esuberi. Il Jobs Act ha ridimensionato drasticamente il ricorso agli ammortizzatori sociali: nel breve periodo nel nostro territorio rischia di deflagrare una bomba sociale di enorme portata. Quali risposte il governo è disposto a dare ai lavoratori che rischiano di trovarsi senza lavoro né reddito?

4) Come in molte altre realtà del Mezzogiorno, anche a Taranto la disoccupazione riguarda più della metà della popolazione giovanile. Si tratta di un assurdo spreco di risorse umane. Anche in questo caso, i miracoli promessi dal Jobs Act non si sono avverati, come del tutto inadeguato si è rivelato il programma “Garanzia Giovani”. Cosa intende fare il governo per promuovere vere opportunità di lavoro per i giovani disoccupati?

5) La visita del Presidente del Consiglio al Museo di Taranto sa tanto di passerella. La politica del suo governo nel campo dei beni culturali è stata devastante: lo svuotamento dei poteri delle Soprintendenze, e la chiusura di diverse loro sedi, si somma agli scarsi investimenti in personale e mezzi. Tutto questo mette a rischio la tutela del nostro patrimonio, e svilisce la professionalità degli operatori del settore, costretti a lavorare in forme estremamente precarie. In che modo il governo intende garantire la tutela dei beni culturali e il diritto di tutti a fruirne?

6) La crisi economica degli ultimi anni, e le insensate ricette adottate dai governi italiani per affrontarla, hanno esasperato il disagio sociale nelle nostre città. D’altra parte, i continui tagli agli enti locali hanno ridotto al minimo l’offerta di servizi sociali per i cittadini. In queste circostanze intere fasce di popolazione rischiano di sprofondare nell’emarginazione. Cosa intende fare il governo per garantire a tutti standard dignitosi di sicurezza sociale?

Queste sono solo alcune delle questioni per le quali i cittadini di Taranto attendono risposte da tanto, troppo tempo. Non ci facciamo illusioni sulla capacità (e sulla volontà) del governo Renzi di fornire soluzioni concrete ed efficaci. Dovrebbe ormai essere chiaro a tutti l’estrema debolezza dell’esecutivo e del PD di fronte agli interessi dei grandi gruppi finanziari e industriali. Perché Taranto abbia un futuro è necessario costruire una politica basata su tutt’altri interessi: quelli della gente che con il suo lavoro (sempre più precario e incerto) manda avanti questo paese, ricevendo in cambio da governi incapaci solo insicurezza e umiliazioni. Lavoro e stabilità, e una vita in cui ci sia più spazio per la bellezza e meno per la malattia e la morte: questo è quello a cui i tarantini, e tutti gli italiani, hanno diritto.

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