Caos in Libano: l'esplosione simultanea dei cercapersone in dotazione ai membri di Hezbollah ha fatto almeno 11 morti e circa 4mila feriti, secondo l'ultimo bollettino del ministero della Sanità libanese. Per il movimento sciita filo-iraniano, è la più grande violazione della sicurezza fino a oggi e la "responsabilità è tutta" di Israele, che avrà la "giusta punizione per questa aggressione".
Telefonata Iran-Libano
In una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri libanese Abdullah Bouhabib, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha condannato fermamente "l'atto terroristico del regime sionista che ha preso di mira i cittadini libanesi".
Nel corso della conversazione telefonica - scrive l'agenzia iraniana Irna - mentre esprimeva le sue condoglianze e la sua solidarieta' al governo, alla nazione e alle famiglie dei martiri e dei feriti nell'incidente in Libano, Araghchi ha annunciato la sua disponibilita' a fornire qualsiasi aiuto e assistenza per le cure dei feriti o per il loro trasferimento a Teheran.
Araghchi ha inoltre sottolineato il ferimento dell'ambasciatore della Repubblica islamica dell'Iran, Mojtaba Amani, in questo incidente terroristico e, pur ringraziando il governo libanese per le immediate misure di cura adottate, ha chiesto informazioni sullo stato attuale delle cure prestate all'ambasciatore iraniano.
Il ministro degli Esteri libanese Abdullah Bouhabib, nel ringraziare per la chiamata, la vicinanza e la disponibilita' della Repubblica islamica dell'Iran ad aiutare il Libano, ha sottolineato il serio seguito che verra' dato a questo incidente terroristico dal governo libanese.
Onu: escalation preoccupante
La coordinatrice speciale delle Nazioni Unite per il Libano, Jeanine Hennis-Plasschaert, ha affermato in una dichiarazione di condannare l'attacco in tutto il Libano, avvertendo che segna "un'escalation estremamente preoccupante".
Cosa è successo
I dispositivi, ultimo modello acquistati di recente e utilizzati per comunicare internamente, sono detonati in varie parti del Paese dei Cedri e media riferiscono di almeno sette morti e diversi feriti anche in Siria, nella zona di Damasco. Tra quelli colpiti, anche l'ambasciatore iraniano a Beirut, Mojtaba Amani, che ha riportato "una ferita superficiale e si trova in osservazione in ospedale", secondo l'agenzia di stampa Fars. Le esplosioni hanno investito anche alti esponenti di Hezbollah ma non il leader Hassan Nasrallah, hanno riferito fonti interne al gruppo.
Il movimento ha fatto sapere di aver lanciato un'indagine approfondita per determinare le circostanze delle esplosioni e ha assicurato di essere "al massimo livello di prontezza per difendere il Libano e il suo popolo risoluto".
Nessun commento dallo Stato ebraico ma il premier Benjamin Netanyahu, insieme al ministro della Difesa Yoav Gallant e ai vertici della sicurezza, si sono riuniti nel quartier generale delle forze armate a Tel Aviv in una riunione d'emergenza per discutere come gestire una potenziale escalation con Hezbollah. La tensione al confine con il Libano era già alta e proprio ieri l'inviato speciale Usa, Amosh Hochstein, in visita in Israele, aveva messo in guardia da un'escalation del conflitto con Hezbollah, avvertendo di conseguenze potenzialmente disastrose.
Nella regione è previsto per oggi l'arrivo anche del segretario di Stato Usa, Antony Blinken, atteso in Egitto per discutere dei negoziati in corso volti a un cessate il fuoco a Gaza e al rilascio degli ostaggi. La prossima settimana, indicano media israeliani, dovrebbe arrivare a Tel Aviv il capo del Pentagono Austin Lloyd, proprio per i timori di un allargamento del conflitto con una guerra su vasta scala tra Israele ed Hezbollah.
Gli Houthi condannano l'attacco
Il portavoce degli Houthi yemeniti Mohammed Abdelsalam ha definito la catena di esplosioni di cercapersone in dotazione a presunti militanti di Hezbollah, che in Libano ha ucciso almeno otto persone "un crimine atroce e una violazione della sovranità libanese" da parte di Israele.
"Le nostre condoglianze e la nostra solidarietà va alle famiglie dei martiri della coraggiosa resistenza islamica, chiedendo a Dio Onnipotente di avere pieta' e perdono per loro e di garantire una pronta guarigione ai feriti", ha affermato Abdelsalam in un post su X.
"Siamo certi che il Libano è in grado di affrontare tutte le sfide e ha un movimento di resistenza in grado di scoraggiare l’entità nemica sionista e di farle pagare un prezzo elevato per qualsiasi escalation possa intraprendere contro il Libano". AGI