Il premio Nobel per la letteratura 2024 è stato assegnato dall'Accademia svedese alla scrittrice sudcoreana Han Kang "per la sua intensa prosa poetica che affronta i traumi storici ed espone la fragilità della vita umana".
"Nella sua opera - si legge nella motivazione - Han Kang affronta traumi storici e insiemi invisibili di regole e, in ciascuna delle sue opere, espone la fragilità della vita umana. Ha una consapevolezza unica delle connessioni tra corpo e anima, i vivi e i morti, e nel suo stile poetico e sperimentale è diventata un'innovatrice nella prosa contemporanea".
Figlia dello scrittore Han Seung-won, a 53 anni è una delle autrici più giovani a vincere il Nobel. Le sue opere sono pubblicate in Italia da Adelphi, l'ultima è 'L'ora di greco', del 2023. Dopo gli studi all'Universita' Yonsei di Seul, ha esordito con una raccolta poetica nel 1993. L'anno successivo è uscito il suo primo romanzo al quale ne sono seguiti altri cinque. Nel 2016 'La vegetariana', storia di una donna che decide di smettere di mangiare carne in una società che non approva tale scelta, viene premiato con il Man Booker International Prize. Ma in realtà il romanzo va ben oltre: quello che la protagonista respinge è la stessa forma umana del suo corpo, rinunciando alla postura eretta e rovesciandosi a testa in giù, con le braccia come radici confitte a terra, per assomigliare a una pianta. Nel 2017 vince il Premio Malaparte per 'Atti umani'.
Il 25 maggio 2019 ha consegnato un suo manoscritto inedito intitolato Dear Son, My Beloved alla Biblioteca del futuro, un progetto artistico culturale ideato da Katie Paterson. Cosi' come le altre opere di questa biblioteca anche il libro di Kang verrà pubblicato e reso disponibile solo nel 2114, cento anni dopo l'avvio dell'iniziativa. AGI