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Domenica, 31 Luglio 2016 00:00

Sorrento

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Sorrento (Surriento in napoletano) è un comune italiano di 16 745 abitanti della città metropolitana di Napoli, in Campania.

 

“Poche città ponno vantare la sua veramente incantevole, romantica, deliziosa, e quanto mai amenissima situazione, quale non può esprimersi con poche parole; anche pel ridente e leggiadrissimo promontorio del suo nome celebre, come per la purissima e saluberrima aria, onde fu appellata naturae miraculo e altamente rinomata” (Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, vol. LXVII, p. 233)

 
 

Città Greca, Etrusca, e degli Osci e infine romana. Segue da sempre le sorti di Napoli, Normanna, poi luogo di soggiorno estivo per la corte del Re di Sicilia e ora metà di turismo nazionale ed internazionale, soprattutto inglese, sono molte le coppie inglesi, che scelgono Sorrento per giurarsi eterno amore.

Monumenti e luoghi d'interesse

Il centro storico mostra ancora il tracciato ortogonale delle strade di origine romana con cardi e decumani, mentre verso monte è circondato dalle mura cinquecentesche. Vi si trovano il Duomo, riedificato nel XV secolo, con facciata neogotica, e la Chiesa di San Francesco d'Assisi, con un notevole chiostrino trecentesco, con portico arabeggiante ad archi che s'intrecciano su pilastri ottagonali. Nel museo Correale di Terranova sono esposte collezioni di reperti greci e romani e di porcellane di Capodimonte, con una sezione dedicata alla pittura del XVII-XIX secolo; dal parco si gode inoltre una magnifica vista sul golfo. Presso la Punta del Capo, 3 km a ovest, si trovano resti romani ritenuti della villa di Pollio Felice (I secolo d.C.). Un'altra villa marittima è la "Villa di Agrippa Postumo", situata letteralmente sotto l'odierno Hotel Bellevue Syrene. La villa fu fatta costruire dallo sfortunato nipote di Augusto.

Enogastronomia

Sorrento e l'area geografica di appartenenza, vantano antica tradizione casearia e offrono magnifici itinerari alla ricerca di antichi sapori e storici vini, attraverso prodotti e produttori, espressione del territorio. Due delle più note specialità tipiche sono la delizia al limone, un dolce creato da un Maestro locale non molti anni fa (erede della secolare arte pasticcera dell'area partenopea) e il limoncello, liquore notissimo in tutto il mondo, ottenuto da antiche ricette, dalle bucce di limone del famoso limone di Sorrento IGP, da alcool, acqua e zucchero. Si passa poi all'olio alimentare a Denominazione di Origine Protetta Penisola Sorrentina (primo fra tutti l'eccellente olio extravergine d'oliva), sostando in veri templi del gusto e girovagando per cantine e frantoi. A pochi chilometri di distanza, troviamo poi la famosa pasta di Gragnano e i latticini di Agerola; indimenticabili, sono le trecce alle olive e le altre specialità dei Monti Lattari. Eccellenze assolute s'incontrano anche nelle vicinissime Massa Lubrense e Vico Equense (vero paradiso enogastronomico) dove, in particolare, piccoli "artigiani del gusto" realizzano dei grandi prodotti, come la salsiccia e il salame di carne suina e scorza di arancia, e magnifici prodotti caseari: i burrini, le caciottine ripiene di un delicato purè di burro, i caprignetti (piccole palline ottenute da una crema di formaggio caprino, cacio-ricotta) che, dopo essere state cosparse di erbe aromatiche, vengono conservate sott'olio. Il più pregiato di tutti è però il rinomato Provolone del Monaco D.O.P., formaggio stagionato a pasta filata dalla caratteristica foggia a melone, leggermente allungato o a pera, senza testina. I prodotti caseari della zona sono ancora realizzati in modo artigianale e svariate sono le botteghe di gastronomia e i produttori presso cui si possono assaggiare e acquistare tali prodotti tipici, ma anche essere spettatori del ciclo di produzione

Una celebre canzone: Torna a Surriento

Da accurati studi effettuati dell'Avvocato Nino Cuomo, celebre e stimato storico e personaggio pubblico (fu sindaco della Città), emerge da documenti inequivocabili, che la canzone "Torna a Surriento" fu composta dai fratelli De Curtis in onore della Zarina che soggiornava al Grand Hotel Imperial Tramontano e non per la brevissima visita dello statista Giuseppe Zanardelli, il quale di ritorno da una gita mattutina a Capri, sentì suonare sulla terrazza dell'hotel questa canzone. Zanardelli trascorse solo una notte a Sorrento per poi partire senza farvi ritorno. Documenti storici attestano che il testo è dedicato ad una donna e scritto precedentemente alla visita dell'uomo politico.

Con alcune modifiche alle parole, la canzone venne presentata al Festival di Piedigrotta nel 1905: da lì iniziò il grande successo di questo brano, diventato una delle canzoni napoletane più famose nel mondo.

 

 

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