ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 09 Agosto 2016 00:30

Violenze sessuali, Bordonali: quando la castrazione chimica?

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 "Davvero non si capisce cosa attenda il legislatore a introdurre anche in Italia la castrazione chimica per pedofili e stupratori, già realtà in diversi Paesi civili, sia in Europa che nel resto del mondo.

Parlare di femminicidio e di violenza sulle donne non è più sufficiente. È tempo di agire e di dare una risposta concreta perché stupri e atti di pedofilia sono crimini insopportabili.

Chi li commette deve essere messo nelle condizioni di non poterlo più fare". Lo ribadisce l'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali, commentando l'arresto di un 35enne marocchino, ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata, perpetrata la notte tra sabato e domenica all'interno di uno stabile in disuso di via Adriano ai danni di una giovane italiana.

SERVE UN MAGGIOR PRESIDIO - "La giustizia farà il proprio corso, ma i contorni della vicenda illustrati oggi lasciano attoniti. Da mesi chiediamo al Governo - conclude Bordonali - di inviare più militari in Lombardia per presidiare le nostre città e purtroppo in tutta risposta riceviamo la chiusura di contingenti. Ora è tempo di invertire la rotta, soprattutto in un periodo in cui le città sono meno frequentate".

 

Sulla stessa questione una collega di giunta, Viviana Beccalossi - nella foto a lato presa dalla rete - interviene nella giornata di ieri con un comunicato 

 

 "Una storia di ordinaria fon BECCALOSSI large570llia. Ed è proprio questo che deve farci riflettere e preoccupare. Lo straordinario che diventa ordinario. Un uomo già segnalato per stalking violenta brutalmente la sua ex. Tutto ciò non solo è grave, ma inaccettabile". 

 

Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana, commenta così la notizia dello stupro avvenuto a Milano, nella zona di via Adriano.

 

"Non servono giri di parole: un uomo che fa certe cose deve essere catalogato come un 'mostro' - conclude Viviana Beccalossi - e poi bisogna subito affrontare il discorso della certezza della pena. Solo quando esisteranno punizioni esemplari, forse le cose in Italia inizieranno a cambiare".

 

 

 

 

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