Alla fine di luglio la struttura ha aperto al pubblico anche il secondo piano con un testimonial d'eccezione: Matteo Renzi. Il museo custodisce gelosamente decine di migliaia di reperti che vanno dal quinto millennio avanti Cristo all'età Bizantina.
I reperti sono di assoluto rilievo: ad esempio il restaurato Zeus di Ugento, ritrovato nel 1961 in Salento, la copia della 'Persefone Gaia' e la Kore di Montegranaro. Ci sono poi le Veneri di Parabita di 20mila anni fa, e l'Atleta di Taranto, un unicum archeologico.
Degl'Innocenti ha fortemente voluto il progetto 'Fab Lab', un luogo didattico accessibile a tutti. Il passo successivo sarà la digitalizzazione (il MarTa 3.0), basato anche sulla stampa 3D. "Perché - dice - per Taranto il MarTa può essere il motore dello sviluppo". (Ansa)
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