Secondo Erdogan gli attacchi sono una vendetta per il 15 luglio, ovvero per il fallimento del golpe. “Questi attentati dimostrano che non c‘è alcuna differenza tra il Pkk, l’Isis e l’organizzazione di Gulen. Perseguono tutte lo stesso obiettivo”, ha detto Erdogan nel palazzo presidenziale di Ankara durante un incontro di organizzazioni non governative islamiche.
Il presidente turco ha, poi, puntato il dito contro l’Occidente:“L’Europa non ci ha capito, non ci capisce e non capirà la nostra lotta contro il Pkk. Noi sappiano che non sono onesti nei nostri confronti. Non faremo nessun passo indietro, le nostre operazioni militari, di polizia e giudiziarie continueranno. La nostra offensiva va avanti”, informa Euronews.
Nel mirino di Erdogan sono finiti nei giorni scorsi sospetti sostenitori e finanziatori di Fetullah Gülen, l’imam in auto esilio negli Stati Uniti che le autorità turche considerano il regista del fallito golpe del 15 luglio. La polizia ha già arrestato 60 manager. La Turchia ha chiesto a Washington l’estradizione di Gülen.
Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore