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Lunedì, 22 Agosto 2016 06:08

Rio2016 - Il bilancio dell'Italia ai Giochi, dall'arco alla vela

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Rio de Janeiro - Il bilancio dell'Italia alle Olimpiadi di Rio de Janeiro è andato oltre alle aspettative. Le medaglie complessive sono 28, le stesse di Londra 2012 e una in più rispetto a Pechino 2008.

Gli ori sono otto, gli stessi delle ultime due edizioni, due in meno rispetto ad Atene 2004 e cinque in meno rispetto alle gloriose di Atlanta 1996 e Sydney 2000. Come a Pechino e Londra, l'Italia si è classificata nona nel medagliere restando quindi nel gotha dello sport mondiale. Questo il bilancio italiano suddiviso per singoli sport.

- ARCO. Dall'arco azzurro ci si aspettava decisamente qualcosa di più, in particolare dalle due squadre. Quella maschile è amaramente uscita ai quarti contro la Cina, quella femminile è arrivata fino alla finale per il bronzo perdendola contro Taipei.

- ATLETICA LEGGERA. L'atletica leggera italiana ha conosciuto il momento più basso degli ultimi 60 anni di Olimpiadi. L'ultima volta senza un azzurro a medaglia risale a Melbourne '56. Il quarto posto di Antonella Palmisano nella marcia ed altri quattro piazzamenti nei primi otto non possono salvare la spedizione.

- BADMINTON. Si è conclusa molto presto l'esperienza olimpica di Janine Cicognini, due incontri e due sconfitte.

- BEACH VOLLEY. Daniele Lupo e Paolo Nicolai hanno fatto sognare sulla spiaggia di Copacabana conquistando un prezioso argento, medaglia alla carriera per entrambe, ma anche per iniezione di fiducia e voglia di proseguire fino a Tokyo 2020. Si sono gustanti ed esaltati nella storica finale contro il Brasile

- CANOA. È mancato l'acuto sia nello slalom che nello sprint. I migliori piazzamenti un settimo (Giovanni De Gennario) ed un sesto posto (Manfredi Rizza).

- CANOTTAGGIO. Il canottaggio paga sempre nel segno della lunga e gloriosa tradizione. Sulle acque ferme di Lagoa, sul gradino più basso del podio sono saliti Matteo Castaldo, Matteo Lodo, Domenico Montrone e Giuseppe Vicino nel 4 senza, e Marco Di Costanzo e Giovanni Abagnale nel 2 senza.

- CICLISMO. La Federazione ciclistica italiana ha messo in cascina un fantastico ed emozionante oro nell'Omnium su pista ed un importante bronzo nella prova in linea femminile. Il merito va ad Elia Viviani autore di un'impresa a sei puntati sul parquet del velodromo e ad Elisa Lungo Borghini che ha mantenuto fede alla tradizione italiana.

- EQUITAZIONE. Tra dressage, salto e cross country, i cavalieri italiani hanno faticato parecchio e i piazzamenti sono stati modesti.

- GINNASTICA ARTISTICA. Vanessa Ferrari ha conosciuto per la seconda volta consecutiva la crudelta' del quarto posto nel completo. Ha finito tra lo sconforto e le lacrime.

- GINNASTICA RITMICA. Le azzurre si sono fermate tra le lacrime ai piedi del podio

- GOLF. Esperienza da dimenticare per i quattro azzurri, tutti lontani dai migliori.

- LOTTA. Tutti si aspettavano l'oro di Frank Chamizo nella lotta libera ma alla fine è arrivato comunque un glorioso bronzo. Il lottatore di origini cubane è stato eliminato in semifinale con più di un rammarico.

- JUDO. Lo judo italiano da Mosca '80 non ha mai tradito. Sul tatami della Carioca Arena 2, Fabio Basile ha conquistato il titolo nella categoria dei 66 chilogrammi centrando cosi' la 200esima medaglia d'oro italiana ai Giochi estivi, e Odette Giufrida l'argento nei 52 kg.

- NUOTO. L'immenso Gregorio Paltrinieri ha compiuto una delle imprese più belle della storia dello sport italiano. Greg si è preso l'oro dei 1500 stile libero in una gara dominata sin dall'inizio e dove ha nuotato a lungo sotto il record del mondo. Gabriele Detti torna da Rio con due medaglie, entrambe di bronzo, quella nella gara più lunga in vasca e quella sui 400 stile libero. Medaglia d'argento anche dal gran fondo con Rachele Bruni. Infine, Federica Pellegrini, l'alfiere azzurro a Rio. Fede ha dato tutto quello che poteva, il quarto posto suo 200 stile libero è però un segno che gli anni trascorrono. Poco gloria anche per il nuoto sincronizzato

- PALLANUOTO. Più di così alla pallanuoto italiana non si poteva chiedere. Argento per il Setterosa e bronzo per il Settebello sono il prosieguo di una storica e gloriosa tradizione.

- PALLAVOLO. L'Italvolley sognava l'oro ma alla fine è arrivato l'argento al termine di un torneo impeccabile sotto l'aspetto gestionale e della qualità del gioco. In finale hanno ceduto al Brasile per la felicità dei carioca

- PENTATHLON MODERNO. Riccardo De Luca ha perso la medaglia di bronzo d'un soffio. Un quarto posto amaro a soli due secondi ritardo

- PUGILATO. Il pugilato è un altro sport che ha particolarmente deluso a Rio. Sette atleti, tra essi anche la prima donna ai Giochi (Irma Testa), tutti eliminati troppo presto. Tra le cause sicuramente qualche decisione arbitrale discutibile ma serve dare nuova linfa al movimento.

- SCHERMA. La scherma è sempre una miniera d'oro. L'oro di Garozzo e l'argento della Di Francisca nel fioretto, uniti agli argenti di Fiammingo nella spada e della squadra maschile della spada, sono un bilancio più che buono che confermano l'eccellente scuola italiana nelle varie armi. L'unica ad essere mancata la Errigo nel fioretto.

- SOLLEVAMENTO PESI. Non poteva chiedere di più Mirco Scarantino in uno sport dominato dai pesisti dei Paesi dell'Asia centrale.

- TENNIS. Il cammino nei tabelloni olimpici degli azzurri si sono fermati ai quarti di finale. Roberta Vinci e Fabio Fognini nel misto e Vinci-Sara Errani nel femminile, non sono andati tanto lontani. Fognini è uscito al terzo turno eliminato da Murray.

- TIRO A VOLO. Con cinque medaglie, il tiro a volo è stata la federazione che ha portato il più alto numero di medaglie all'Italia. Resterà per sempre memorabile la finale dello skeet con tanto di spareggio tra Diana Bacosi, poi d'oro, e Chiara Cainero, d'argento. D'oro, sempre nello skeet, anche Gabriele Rossetti a proseguire la tradizione di famiglia (il padre Bruno bronzo nel '92). Argento per Giovanni Pellielo (trap) e Marco Innocenti (double trap).

- TIRO A SEGNO. Con due ori Niccolo' Campriani è l'atleta simbolo dell'Italia ai Giochi di Rio. Nicco ha vinto le due gare di carabina quella con bersaglio a 10 metri e quella a 50 dove è stato il più preciso di tutti qualsiasi essa era la posizione, in piedi, a terra e in ginocchio.

- TRIATHLON. Per gli italiani prestazioni abbastanza insignificanti.

- TUFFI. Erano 36 anni, dal bronzo di Giorgio Cagnotto a Mosca, che l'Italia non vinceva una medaglia olimpica. A riaprire il librone ci ha pensato la figlia Tania che nella piscina tra l'azzurro ed il verde di Rio, si è messa al collo due medaglie che valgono una carriera, il bronzo da sola nel trampolino da tre metri e l'argento assieme a Francesca Dallapè nel sincro.

- VELA. Acque sotto il Pan di Zucchero amare per i velisti e surfisti azzurri. Flavia Tartaglini aveva fatto sperare come anche Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri ma hanno ceduto nella medal race. (AGI) 

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