La prima scossa alle 03.36 nel Reatino e nelle Marche. Pescara del Tronto ed Arquata devastate. Ad Amatrice è crollato anche lo storico Hotel Roma, nel centro storico della cittadina reatina. Ingv: Attivitá ancora piena e forte, finora 250 scosse.
È salito a 159 il numero dei morti accertati, secondo l' ultimo bilancio diffuso dal Dipartimento della Protezione Civile. Le vittime sono 106 nel reatino e 53 nell' ascolano.
Centinaia i feriti portati via da Accumoli ed Amatrice, mentre non è ancora possibile - dicono dalla Protezione civile - dare indicazioni sul numero dei dispersi. Ad annunciare poco dopo le altre 4 vittime è proprio Fabrizio Curcio, il capo della Protezione civile, secondo ui il bilancio è destinato a salire.
La macchina dei soccorsi ha funzionato, ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha visitato i feriti all'ospedale reatino, e, che, in lacrime, ha osservato che "i bambini sono tanti, tanti tanti: questo è il posto dove noi romani veniamo a portare i bambini soprattutto quelli piccoli e per tante persone, le cui famiglie sono originarie di queste parti, queste vacanze erano per portare i nipotini dai nonni". "Non posso non esprimere - ha confidato Papa Francesco ai 20 mila fedeli presenti a San Pietro - dolore e vicinanza alle persone colpite e che hanno perso i loro cari e a quelle che ancora si sentono scosse. Sentire il sindaco di Amatrice dire che il paese non c'è più, mi commuove davvero tanto".
In queste ore si registra un boom di donazioni di sangue: oltre 1.300 i donatori, quattro volte la normale affluenza.
La prima violentissima scossa di stanotte ha colpito Amatrice, Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno); una seconda di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 4,33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata).
Le scosse sono state avvertite anche a molti chilometri di distanza, fino a Roma e Napoli. La terra intanto continua a tremare: un'altra violenta scossa, di magnitudo 4.9, è stata avvertita nel primo pomeriggio scatenando il panico. Violente scosse di terremoto sono state registrate anche stasera in alcune località delle Marche. Una devastazione "peggiore di quella dell'Aquila, mai vista una cosa così", è stata la reazione dei soccorritori. Imprecisato il numero dei dispersi. Tra le vittime ci sono molti bambini.
Sono 1500 gli sfollati solo nelle Marche. Fra gli altri, non ce l'hanno fatta un piccolo di 4 anni di Amatrice, deceduto in ospedale e Marisol, una bimba di 18 mesi sorpresa mentre dormiva, nella casa delle vacanze in cui si trovava con i genitori ad Arquata del Tronto. La mamma, originaria dell'Aquila, era scampata nel 2009 al sisma ed aveva deciso di trasferirsi ad Ascoli dopo quella terribile esperienza.
Ad Amatrice si soffre anche per la tragedia di due gemelli di 7 anni, Simone e Andrea Serafini, entrambi morti. Si sono salvati invece, ad Arquata del Tronto, due fratellini di 4 e 6 anni che la nonna ha nascosto sotto il letto; il nonno è morto. Ad Amatrice è stato trovato morto il bambino di 11 anni che aveva chiesto aiuto da sotto le macerie. Sempre ad Amtrice è crollato lo storico Hotel Roma famoso, nel centro storico della cittadina reatina, che ospitava 70 persone, finora le salme rinvenute sono due. È fortunatamente estratto vivo, ad Accumoli, nel reatino, un 43enne romano rimasto per molte ore incastrato con le gambe e parte del corpo tra le macerie, ed una bambina di 10 anni a Pescara del Tronto.
Renzi, è arrivato nel pomeriggio nei luoghi colpiti, "non lasceremo nessuno da solo", ha detto, annunciando lo stato di emergenza e provvedimenti già da domani in Consiglio dei ministri e ringraziando chi da stanotte "scava a mani nude: il lavoro continua, la priorità è scavare. Sono state scritte pagine di solidarietà e commoventi".
Intanto, non accenna a fermarsi lo sciame sismico, con oltre 250 scosse registrate dall'Ingv nell'arco della giornata: alle 19,46 è stata avvertita tra Accumoli, Amatrice e Cittareale, una nuova, forte scossa di magnitudo 4.4. Sono quasi 5mila i posti letto allestiti per questa notte per le popolazioni terremotate di Lazio e Marche e anche per la gente dei comuni umbri - Norcia, Scheggino, Castelluccio - che pur non avendo avuto danni dalle scosse sismiche hanno però timore a rientrare nelle proprie abitazioni, mentre oltre 350 militari dell'Esercito e dell'Aeronautica militare sono impegnati negli aiuti alla popolazione.
Al lavoro nelle stesse aree, 1.450 uomini delle forze dell'ordine: il ministro dell'Interno Alfano parla di "880 vigili del fuoco provenienti da tutta Italia, 9 elicotteri, 200 mezzi di soccorso, 50 mezzi movimento terra e 30 unità cinofile del Corpo dei vigili. Nei luoghi colpiti dall'evento sismico, sono operativi inoltre 570 operatori della sicurezza, di cui 320 nei Comuni di Amatrice e Accumoli e 250 nel Comune di Arquata del Tronto. In particolare, dei 320 fanno parte 40 unità dei Reparti Mobili della Polizia di Stato (provenienti 30 da Roma e 10 da Senigallia), 80 Carabinieri, 83 militari della Guardia di Finanza (di cui 53 da L'Aquila e 30 da Roma per antisciacallaggio), 94 unità del Corpo forestale dello Stato, 3 unità cinofile per ricerca e soccorso della Polizia, 4 unità cinofile dell'Arma dei Carabinieri, 7 unità cinofile della Guardia di Finanza".
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