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Domenica, 28 Agosto 2016 05:54

Zika può danneggiare anche il cervello degli adulti

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Washington - Il virus Zika non si limita a causare microcefalia (testa più piccola rispetto al resto del corpo) nei neonati ma può causare danni simili all'Alzheimer nel lungo periodo anche negli adulti. È quanto è emerso da una ricerca pubblicata sulla rivista 'Cell Stem Cell' secondo la quale si è visto che nelle cavie in cui è stato inoculato il virus, le cosiddette "staminali neuronali" (che danno poi vita alle cellule del cervello) vengono colpite.

Ciò avviane in quelle aree come l'ippocampo che sono specializzate nell'apprendimento e nella memoria. Secondo il professore Sujan Shresta del 'La Jolla Institute of Allergy and Immunology' benchè Zika negli adulti non manifesti sintomi gravi nel lungo periodo potrebbe danneggiare le staminali neuronali che vengono conservate in alcune zone del cervello gia' sviluppato per sostituire i neuroni danneggiati. Questo potrebbe causare - i test sono stati finora limitati ai topi da laboratori - sintomi della demenza tipici dell'Alzheimer.

Zika e la zanzara: tutto sul virus che spaventa le mamme

Il nome deriva dalla foresta vicino Entebbe, in Uganda, dove nel 1947 fu isolato per la prima volta nell'organismo di una macaca mulatta (la scimmia Rhesus, oggetto di esperimenti da laboratorio). Zika, che in ugandese vuol dire 'rigoglioso, troppo cresciuto', è un virus trasmesso dalla Aedes aegypti, zanzara 'pigra' e insidiosa, che attacca di giorno e ama le città. E dopo aviaria, Sars ed Ebola, è diventato il nuovo incubo per la salute mondiale.

La prima epidemia di Zika al di fuori dell'Africa risale al 2007: teatro l'isola di Yap, in Micronesia. Ma è alla fine del 2015 che questo virus ancora avvolto nel mistero diventa un sorvegliato speciale. Il Brasile lancia l'allarme, denunciando una tragica impennata di malformazioni nei feti. Si parla di migliaia di casi di microcefalia, che causa ritardo mentale, problemi motori, sordita' e disturbi visivi. Sul banco degli imputati finisce Zika.

Scende in campo l'Oms, che dichiara l'emergenza mondiale e invita i cattolici Paesi del Sudamerica a consentire l'accesso all'aborto. E mentre l'epidemia si diffonde, parte la corsa alla ricerca di un vaccino e gli esperti studiano le modalita' di contagio. Tanto piu' che in Texas viene segnalato un caso di trasmissione per via sessuale. L'Italia per ora ha registrato una decina di casi di Zika, tutti viaggiatori che avevano contratto il virus all'estero. Ma con l'arrivo dell'estate, Zika potrebbe 'sbarcarè nel nostro Paese, trasportato dalla cugina della Aedes, la zanzara tigre. In molti, inoltre, temono che i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, in programma ad agosto, possano diventare l'occasione per propagare il virus in tutto il mondo.

Alcuni Paesi, come gli Usa, hanno lasciato libere le loro atlete di non partecipare. E anche le nostre campionesse hanno espresso qualche timore. Ecco tutto quello che c'è da sapere sul virus che spaventa le mamme. (AGI) 

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