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Mercoledì, 31 Agosto 2016 07:28

Housing sociale, inaugurati 25 alloggi a Modena

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Investimento di 4,7 milioni e infrastrutture per l'efficienza energetica -  Sono 25 gli alloggi di housing sociale, soluzioni abitative a canone agevolato finanziate con una collaborazione pubblico-privato, destinati a giovani coppie, famiglie con un solo genitore, nuclei familiari di anziani.

Sono stati inaugurati sabato a Modena, alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini e del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, che hanno prima di ogni cosa ricordato le vittime del sisma nella giornata di lutto nazionale.

Il nuovo edificio, situato in via Forghieri, si inserisce nella rigenerazione urbanistica e sociale del comparto ex Mercato bestiame, e rientra nel programma "Contratto di Quartiere II - Riqualificazione Modena Nord". Per realizzarlo sono stati investiti 4,7 milioni di euro2,7 dei quali finanziati per l'efficienza energetica dalla Regione Emilia-Romagna e dal ministero delle Infrastrutture.

L’edificio si sviluppa su quattro piani, ha tipologie abitative di diverse dimensioni tra i 55 e i 95 metri quadri, e oltre 800 metri quadri di uffici a piano terra. Una corte interna riparata è organizzata come un piccolo parco e attrezzata con giochi per bambini. Gli appartamenti sono all’avanguardia sul fronte del risparmio energetico (classe A4), sono dotati di porta blindata, di ascensore e hanno abbinato garage e cantina.

Questi alloggi saranno affittati con un contratto di locazione a canone calmierato della durata di tre più due anni, salvo rinnovo, e saranno destinati a giovani coppie in cui almeno uno dei due componenti abbia meno di 40 anni, a famiglie con un solo genitore, padri o madri con meno di 40 anni e figli a carico, a nuclei familiari di anziani composti da non più di due persone di cui almeno una con più di 65 anni. I canoni di locazione, abbattuti del 20% rispetto ai canoni concordati come ridefiniti dall’accordo territoriale, si aggireranno, a seconda delle metrature degli appartamenti, dai 390 ai 470 euro.

Il commento

"Dobbiamo prevenire il disagio abitativo e garantire alloggi a prezzi accessibili, perché l'abitare è un fattore primario di coesione sociale: senza un’abitazione stabile e dignitosa le famiglie rischiano l’esclusione sociale- ha detto il presidente, Stefano Bonaccini-. Proprio per questo in Emilia-Romagna abbiamo voluto dare un segnale preciso, considerando le politiche abitative un pilastro del welfare”.


“In questi mesi- ha ricordato il presidente della Giunta regionale- ci siamo concentrati in particolare sulla riforma del sistema di edilizia residenziale pubblica, modificando i criteri di assegnazione per rendere il sistema più equo, e abbiamo investito nel recupero e nel ripristino degli alloggi pubblici, per utilizzare al massimo il patrimonio esistente. Stiamo lavorando, inoltre, per garantire alle famiglie un reddito di solidarietà, inteso anche come strumento per contrastare il disagio abitativo. Stiamo anche programmando un piano di housing sociale destinato ai nuclei che non possono accedere all’edilizia residenziale pubblica, ma faticano ad accedere al libero mercato. L’obiettivo è quello di utilizzare tutte le leve a nostra disposizione per combattere l’esclusione sociale”.

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