"Un gesto importante – ha commentato l'assessore all'agricoltura Marco Remaschi – che conferma la grande generosità e disponibilità del mondo venatorio toscano che già in occasioni analoghe ha dimostrato sensibilità e altruismo. I responsabili della sezione aretina si augurano che anche altre sezioni toscane facciano altrettanto".
Secondo la nuova normativa regionale in materia (la numero 20 del 2016), i cacciatori con porto d'armi valido che vogliono avere l'abilitazione per svolgere la caccia di selezione al cinghiale devono sostenere un esame che prevede, obbligatoriamente, anche una prova pratica con carabina, da fare presso le sedi del Tiro a Segno Nazionale. Il costo della prova a persona si aggira sui 30 euro. A partire dall'aprile scorso, quando cioè si è svolta la prima sessione di esami, si calcola che le persone che hanno svolto la prova di tiro presso le sezioni toscane siano state oltre 9mila.
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