L'annuncio sui media statali è arrivato qualche ora dopo una forte scossa sismica, "un terremoto artificiale" di 5,3 di magnitudo, registrata vicino alla zona usata per i test nucleari. Immediata la condanna della comunità internazionale, a cominciare dai Paesi vicini, Corea del Sud e Giappone. Ma anche la Cina ha avviato i test per verificare la radioattività.
E' stata la stessa televisione governativa a dare la notizia: "I nostri scienziati hanno portato a termine una detonazione di una ogiva nucleare di nuovo tipo nel sito di test nucleari nel nord del Paese. Il partito ha inviato un messaggio di felicitazione per la realizzazione di questa prova di successo". Pyongyang ha poi aggiunto che il test ha confermato la possibilità di montare una testata nucleare su un missile. "Quest test nucleare ha confermato finalmente la struttura e le caratteristiche specifiche di una testa nucleare che e' stata standardizzata in modo che essa possa essere montata sui missili balistici strategici", ha riferìto l'agenzia statale. La Corea del sud ritiene che abbia fatti progressi scientifici. All'inizio della settimana il leader nordcorenano, Kim Jong-un aveva lasciato intendere che qualcosa stava per accadere esortando le forze armate ad andare avanti nello sviluppo dell'arsenale nucleare. Questo nuovo test atomico, coincidente con l'anniversario della creazione della Repubblica popolare e l'instaurazione del regime comunista nel 1948, sarebbe stato "potentissimo", hanno riferito fonti della difesa sudcoreana citate dalle agenzia Yonhap.
La presidente sud-coreana, Park Geun-hye, ha definito il test "un atto di autodistruzione", "una provocazione che isolerà ancora di più" il regime e una testimonianza della "incoscienza maniacale" del tirannico leader nordcoreano, ossessionato -ha ricordato- dalla volontà di dotarsi di un arsenale nucleare contro tutto e contro tutti. Il governo giapponese ha definito "assolutamente inaccettabile" il test nucleare: "Il programma nucleare in Corea del Nord diviene una minaccia gravissima per la sicurezza del Giappone e compromette la sicurezza e la pace della regione e della comunità internazionale", ha detto il premier Shinzo Abe.
Anche il presidente francese Francois Hollande ha denunciato "con forza" il teste e ha chiesto al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di intervenire. Intanto la Casa Bianca ha fatto sapere che il presidente americano, Barack Obama, ha chiamato a consultazioni e parlato telefonicamente con i leader giapponese e sudcoreano; e ha avvertito di "serie conseguenza". (AGI)