ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 14 Settembre 2016 15:14

La legalità della democrazia

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Il titolo on line de la Repubblica di oggi (14.09.16): Bersani: "Tra me e Renzi idee opposte sulla democrazia" propone la coincidentia oppositorum ovvero il segretario del partito democratico sta per il sì al referendum e Bersani sta per il no;

 

entrambi ignorano la mancanza di legalità nel loro partito democratico ed in tutti gli altri partiti rispetto all’art. 49 della Costituzione:

Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.

Finchè il Parlamento della repubblica non trasforma questo splendido principio in legge sul partito le idee opposte sulla democrazia di Bersani e di Renzi restano una faccenda filosofica [che disastra però tutti gli italiani che vorrebbero occuparsi d’altro].

Di che cosa ha sete l’Italia? Di ordine, di sviluppo, di benessere per quelli che stanno male, di sicurezza, di libertà soprattutto per chi ha qualcosa di buono da fare, di reclusione per coloro che delinquono.

Non ha sete di chiacchiere; queste sono il diluvio di idee-non idee.

Il mio sì al ‘concorso con metodo democratico a determinare la politica nazionale’ chiede una camicia legale per tutti i partiti in modo che l’ordine giudiziario possa dirimere i comportamenti che corrispondono alle previsioni di legge da quelli non corrispondenti, ovvero dalla corruzione. Senza una legge sui partiti la corruzione resterà la pratica prevalente perché dove non c’è legge c’è disordine.

Gli uomini di legge mancano tutti nel chiedere la legge sui partiti. Dunque la gente è propensa a credere che io sia il matto che chiede ciò che nessuno chiede proprio nei due mesi che ci separano dal referendum sulla Costituzione.

Caro Bersani, l’ambasciatore americano entrato a gamba tesa per il sì nel voto non fa che ripetere l’errore compiuto da Obama pro Cameron con l’invito agli inglesi a restare in Europa; gli inglesi sono fuori. A noi ha detto di stare con Renzi; l’effetto sarà favorevole al no.

Ma io, che voterò no se il Parlamento non ci darà una legge sui partiti, ti metto tra i criminali politici. Il criminale politico è chi fa politica da fuori-legge, fuori dalla legge sui partiti che dovrebbe essere la sua priorità democratica.

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