Intanto, il presidente del Consiglio segnala che "se passa il sì ci sarà un fondo di 500 milioni di euro per la povertà, se passa il referendum la cinghia la stringono i politici". Stasera si terrà un atteso confronto, dopo le polemiche dei giorni scorsi, e Renzi manda a dire all'Anpi che "ci sono dei partigiani che votano per il referendum, altri che non votano, ringrazierò ancora una volta i partigiani per quello che hanno fatto. Evviva la memoria del passato, ma vorrei anche - avverte - scrivere la storia del futuro".
La questione riforme continua, comunque, a tenere banco e ancora sul dossier Italicum, il presidente del Consiglio ribadisce che "chiederemo agli altri partiti quali sono le loro idee. Il problema è che al ballottaggio può vincere uno con pochi voti". Quindi, "se qualcuno ha delle idee migliori sulla legge elettorale le tiri fuori, altrimenti è un dibattito surreale". "Attendo qualcuno che faccia delle proposte", scandisce il premier. Una colorita risposta arriva da Gaetano Quagliariello: "Oggi che i nodi vengono al pettine, il presidente del Consiglio afferma che l'Italicum è un'ottima legge, ma che tuttavia è disponibile a prendere in considerazione altre proposte, il cui onere però spetta ad altri. A me sembra, oltreché una furbata, un kamasutra politico-istituzionale. Altri la chiamano 'apertura', e si stupiscono pure che tanta 'generosità'' non venga apprezzata". (AGI)
Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore