Siamo altresì perplessi sul fatto che nelle motivazioni del rinvio si legge di una richiesta di tre partiti - Forza Italia, PD e Realtà Italia -, quasi fossero gestori anche del potere elettorale e democratico. Scrivendo un’altra brutta pagina per la provincia di Taranto.
Tutto questo mentre erano in scadenza i termini per la presentazione delle liste e molti amministratori comunali della provincia di Taranto, sul fondamento di voler continuare a svolgere la politica e l’impegno amministrativo con passione, valori, competenza, onestà, non imbrigliati da giochi di palazzo, di partito o di semplice gestione del potere, hanno in questi ultimi giorni composto una lista pronti ad una alternativa ai partiti dell’inciucio.
La Provincia è un ente che nell’immaginario collettivo già non esiste più, ma per la quale la recente riforma legislativa ha solo eliminato (sbagliando!) solo il voto diretto dei cittadini: conservando però la quasi totalità delle competenze dell'ente; concentrando il potere nelle mani di pochi soggetti quasi senza controllo (come questo ennesimo episodio conferma).
In questi ultimi due anni abbiamo assistito ad un governo fondato sull’accordo “nascosto” tra Forza Italia e Partito Democratico, da noi ritenuto un “inciucio”. Rivelatosi un concentrato di potere che ha mal governato su tutte le principali questioni; espropriando della democrazia e della partecipazione un intero territorio. Con ruolo ambiguo soprattutto in materia ambientale e con l'assenza di fatto della programmazione di sviluppo di area vasta.
Il tutto condito da una gestione poco trasparente, con il potere concentrato nelle mani del Presidente e di pochi sodali.
Eppure, ripetiamo, nonostante la convinzione generale che le Province sono state abolite, questo ente continua ad avere competenze importanti, a gestire funzioni pubbliche essenziali e decine di milioni di denaro pubblico.
Per questo è importante essere presenti e vigili.
Per noi la sfida è solo rinviata.
La nostra speranza fonda anche su quanto rappresentato nell'ultima tornata amministrativa nei principali comuni del tarantino (pensiamo soprattutto a Grottaglie, Laterza, Massafra, San Giorgio, Statte), dove le aggregazioni di buona Politica hanno sconfitto l’idea di potere e di inciuci, non rifuggendo nell’antipolitica aprioristica. La stessa speranza la nutriamo per il prossimo rinnovo del Consiglio Comunale di Taranto.
Invitiamo il Presidente Tamburrano, anch’egli sub-judice per il pasticcio della sua candidatura da consigliere provinciale uscente nonostante non lo fosse più da oltre un anno, ad assumere a questo punto un mero atteggiamento di garanzia, evitando che un gruppo ristretto assuma le decisioni senza nessuna partecipazione, confronto e controllo democratico.
Per quanto detto chiederemo al Prefetto di esprimersi e verificare su quanto accaduto.
Taranto, 16 settembre 2016.
Alcuni Sindaci e Consiglieri di comuni della Provincia di Taranto.
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