ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Domenica, 18 Settembre 2016 00:00

Parisi: "Centro destra sia unito nel rispetto delle diversità". E attacca Renzi

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"Siamo profondamente alternativi alla sinistra, tutto il centrodestra deve essere alternativa credibile e vera.

La nostra funzione è di rigenerare in modo unitario non vogliamo essere una setta, vogliamo mandare un messaggio agli altri partiti del centrodestra; solo uniti si vince ma se siamo in grado di rappresentare tutte le nostre diversità": così chiudendo la sua convention, Stefano Parisi, che ha attaccato anche il presidente del consiglio: "Renzi - ha rilevato - non è un pericolo per la democrazia ma per lo sviluppo dell'economia. Non c'è un rischio di colpo di Stato ma di morte del Paese che è molto più grave. Non si deve delegittimare l'avversario ma combattere con idee e proposte". 

"Penso che siamo noi il futuro della politica", ha concluso ringraziamdo quanti hanno partecipato "in questi due giorni di dibattiti ed idee dove abbiamo studiato" e si scusa per il tempo in più che ha preso il suo intervento: "Mi avevano detto di parlare massimo mezz'ora..".

Nel suo intervento di apertura dei lavori, venerdì, il manager ed ex candidato a sindaco di Milano, aveva sottolineato l’impegno "a voler costruire una piattaforma nuova. Vogliamo cambiare il clima, vogliamo che la gente non voti più 'contro' qualcosa ma 'per qualcosa'”. Quindi la prima giornata si è conclusa con le varie relazioni e la tavola rotonda con alcuni direttori di quotidiani.

"Il credo delle libertà del 1994 di Silvio Berlusconi era un grande manifesto liberale. E credo che quella spinta forte nel tempo si sia un po’ persa", ha detto Parisi in un passaggio del suo intervento. "La spinta liberale c’era, poi è stata interdetta da troppi interessi, troppo statalismo, troppa connivenza con lo status quo. Il mondo dal 1994 a oggi è cambiato e noi dobbiamo aggiornare quel messaggio". Infine sul referendum Parisi è stato netto e lapidario: "Voto no! Penso che l’Italia possa fare una riforma migliore di questa, perché anche lì c’è una grande presa in giro. Magari se Renzi ci dice quando si va a votare non sarebbe male, basta prendere in giro gli italiani. Non è vero che dopo ci sarà il caos, c’è sempre la nostra costituzione e poi ci sarà una forza di centrodestra che potrà sostituire Renzi al governo se siamo uniti siamo già pronti".

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