Cercando di semplificare al massimo la questione che di per sé semplice non è – spiega la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – ricordiamo che nel 2005 è entrato in vigore la nuova versione del Codice della Navigazione, una legge dello Stato che all’art.707 dispone le regole (detti PIANI DI RISCHIO) per limitare la concentrazione di popolazione intorno alle piste degli aeroporti al fine di tutelare la sicurezza e la vita umana.
Nel 2007 ENAC ha promosso una campagna nazionale di informazione per gli Enti Locali, i Comuni appunto, che dovevano recepire ed attuare le disposizioni del Codice della Navigazione nei loro piani urbanistici.

A questo scopo fu organizzata una riunione il 17 dicembre 2007 presso l’aeroporto di Firenze con tutti i Comuni della Regione Toscana.
Nel frattempo il Comune di Firenze non aveva mai provveduto a compilare i piani di rischio e a comunicarli ad ENAC per l’approvazione.
Nel settembre 2010 ENAC ha fatto una riunione con il Comune di Firenze per illustrare le regole e le modalità con cui tali piani dovevano essere presentati, ribaditi in una lettera protocollata il 4 ottobre 2010, ma nessuno se ne è mai preoccupato e la cosa è ancora più grave se si considera che l’aeroporto di Firenze si trova alle porte della città in una zona già densamente popolata.

Nel febbraio 2012 ENAC scrisse nuovamente al Comune di Firenze sollecitando la redazione dei piani di rischio ma rimase nuovamente lettera morta.
Il problema è tornato prepotentemente attuale con la presentazione del Masterplan del nuovo aeroporto che si trova attualmente in fase di valutazione presso il Ministero dei Trasporti.
Controllando le carte inoltrate al Ministero ci siamo accorti di questa diatriba fra Comune e ENAC che durava da anni, per questo abbiamo presentato varie interrogazioni che chiedevano spiegazioni precise del perché nessuno si fosse mai mosso per risolvere il problema.
Purtroppo anche noi siamo stati liquidati con poche righe che non giustificavano nulla. 

Preoccupati dell’inerzia del Comune su un tema tanto delicato, ci siamo decisi a fare un esposto a novembre 2015, esposto che è stato archiviato i primi di luglio 2016 con la motivazione che il Comune aveva presentato i piani di rischio.
Siamo andati a controllare e in effetti, il 13 giugno 2016, dopo più di dieci anni dall’entrata in vigore del Codice della Navigazione, il Comune di Firenze ha inviato ad ENAC i fantomatici Piani di Rischio. 
Meglio tardi che mai! 
Adesso – conclude la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – aspettiamo di vedere le carte e capire se questi Piani di Rischio verranno approvati da ENAC e soprattutto come si destreggeranno nelle zone di interdizione alla costruzione di nuove opere il Masterplan del nuovo aeroporto, il PUE di Castello, il progetto del nuovo stadio e tutte le altre magnifiche opere che vogliono concentrare in quest’aerea della città”. (s.spa.) 

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