“I morti di La Chinita sono anche i nostri morti”, ha affermato il capo negoziatore delle Farc, Luciano Marín, alias “Iván Márquez”. “Chiediamo perdono con umiltà per tutto il dolore che abbiamo potuto causare nel corso di quella guerra. Tutti noi abbiamo commesso errori nella vita, alcuni con conseguenze più gravi rispetto agli altri. Non perdiamo nulla riconoscendolo”.
Il 23 gennaio del 1994, nella strada di La Chinita nel quartiere operaio di Apartadó, 35 persone che partecipavano a una festa furono uccise da membri del V fronte delle Farc in guerra contro militanti smobilitati dell’Esercito Popolare di Liberazione.
Il 26 settembre uno storico accordo di pace fra guerriglia e governo ha posto fine a un conflitto durato più di mezzo secolo: un accordo sul quale domenica sono stati chiamati a pronunciarsi i colombiani in un referendum. (Euronews)
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