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Martedì, 04 Ottobre 2016 09:46

Ricostruzione post-sisma: riaprono il duomo di Guastalla, due scuole e una palestra nel modenese

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Taglio del nastro  per la concattedrale di Guastalla, nel reggiano, e per due edifici scolastici e una palestra, nel modenese, danneggiati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. 

Guastalla - Torna alla città un luogo di culto, ma anche un importantissimo bene artistico e architettonico, fondamentale per la comunità locale e regionale. E’ stata inaugurata ,domenica 2 ottobre, a Guastalla, nel reggiano, la concattedrale di San Pietro Apostolo, lesionata dal sisma del 2012. Dopo cinque anni e importanti lavori di consolidamento e restauro, il duomo è stato riaperto alla presenza del vescovo della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, monsignor Massimo Camisasca, del commissario per la Ricostruzione e presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dell’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, e del sindaco,Camilla Verona

Finanziati dalla Regione Emilia-Romagna con 1.112.500 euro, i lavori di riparazione sono iniziati nel giugno 2015 dopo l’approvazione del progetto realizzato in tempi celeri dall’ufficio tecnico della diocesi e progettati e diretti dagli architetti Mauro Severi Giancarlo Grassi.

“Siamo orgogliosi di aver contribuito a ridare ai cittadini un luogo simbolo della loro comunità- afferma il presidente Bonaccini-. Veder rinascere i centri storici, a partire proprio da monumenti e chiese, è l’obiettivo che ci siamo dati dopo aver accelerato sulla parte privata con il raddoppio in un anno, registrato a fine maggio,  dei contributi erogati per le abitazioni e le imprese. Ora affrontiamo la parte più complessa, quella pubblica, con l’intento di velocizzare la realizzazione degli interventi necessari e l’apertura della concattedrale di Guastalla è un segnale molto importante in questa direzione. La collaborazione con le sei diocesi interessate è stata ottima fin dall’inizio e per quanto riguarda l’edilizia legata al culto come struttura commissariale abbiamo già stanziato circa250 milioni di euro. Voglio ricordare poi l’impegno del Cipe di destinare al progetto beni culturali “Ducato Estense” oltre 70 milioni di euro, che potranno essere utilizzati anche per i beni ecclesiastici delle zone colpite dal terremoto, e i 21 cantieri della cultura che apriranno in Emilia-Romagna, grazie a 51,6 milioni di euro destinati dal Governo a opere di conservazione, manutenzione, restauro e valorizzazione di beni culturali, progetti che ricadono anch’essi soprattutto nelle aree alle prese con la ricostruzione. L’impegno è massimo, come meritano i nostri centri storici: ridare loro piena vita- chiude Bonaccini- vuol dire ricucire fino in fondo l’anima e l’identità dei nostri territori”.

“Questa di oggi (domenica per chi legge, ndr) è una inaugurazione importante- commenta l’assessore Costi- perché con la riapertura della concattedrale, luogo di culto ma anche opera architettonica di pregio, oltre a ridare vitalità al centro cittadino, diamo testimonianza anche del buon lavoro di squadra di tecnici, amministratori e istituzioni religiose. Collaborare tutti insieme con un obiettivo condiviso permette di raggiungere ottimi risultati in tempi rapidi”.

Quello a Guastalla è stato un intervento complesso, un cantiere nel cantiere, perché la storia del restauro della concattedrale, progettata da Francesco Capriani da Volterra nel 1569, è iniziata un anno prima del sisma con l’appalto per il restauro degli affreschi. Nel 2012 i lavori vengono sospesi per lasciare spazio alle riparazioni strutturali - che hanno riguardato anche le strutture di copertura, le volte della chiesa e i campanili - necessarie dopo le scosse di maggio.
Complessivamente, per quanto riguarda la diocesi di Reggio Emilia e Guastalla sono 25 gli interventi finanziati, per 14,2 milioni di euro; 16 i progetti già presentati, di cui 7 hanno avuto il decreto di assegnazione fondi per 4 milioni di euro (2,2 quelli già liquidati).

Piumazzo - Risorge la scuola "A.Tassoni” di Piumazzo, frazione di Castelfranco Emilia. L’edificio scolastico, gravemente danneggiato dal sisma e poi demolito, è stato inaugurato dal presidente della Regione e commissario delegato alla Ricostruzione, Stefano Bonaccini. L’importo complessivo dell’intervento è stato di 3.373.500 di euro, di cui 2.073.500 del commissario e 1,3 milioni di cofinanziamento del Comune di Castelfranco Emilia.

“Aprire una nuova scuola, completamente ricostruita dalle fondamenta, rappresenta un grande momento- afferma il presidente Bonaccini-, perché si riconsegna un simbolo di coesione e identità della comunità e si viene realmente incontro a studenti e famiglie. Inaugurare un edificio scolastico nei territori colpiti dal sisma è poi il segno concreto di come la ricostruzione stia proseguendo velocemente e bene, e questo grazie al contributo di tutti: istituzioni, amministratori locali, cittadini, organizzazioni pubbliche e private. Come struttura commissariale- prosegue- abbiamo stanziato in tutto circa 345 milioni di euro per la sola edilizia scolastica, di cui circa 140 milioni per edifici nuovi e 205 per la ristrutturazione e il miglioramento di quelli esistenti, oltre ai moduli utilizzati subito dopo le scosse, quando non venne perso un solo giorno di lezione. Questo- chiude il presidente della Regione- perché la scuola deve sempre essere il punto da cui ripartire, e così è stato dopo il sisma in Emilia”.

Dopo le scosse, per far fronte all’imminente apertura dell’anno scolastico 2012/2013 fu realizzato l'edificio scolastico temporaneo in un’area in prossimità delle attrezzature sportive di Piumazzo e non lontano dalla stessa scuola. Insieme alla demolizione del fabbricato scolastico danneggiato dal terremoto (l’edificio risaliva al 1930), sono stati abbattuti anche il serbatoio acquifero sopraelevato (torre piezometrica) e l’ex casa del custode detta “Piumateca”.

Oggi la capienza complessiva della scuola è di 3 cicli didattici di scuola primaria per un massimo di circa 400 alunni. La nuova scuola si presenta con 15 aule didattiche, un’aula morbida per i diversamente abili, una sala professori e biblioteca, due laboratori (informatica nonché arte e immagine), un’aula per l’attività motoria, una mensa e altri locali di servizi. Ulteriore elemento qualificante dell’edificio (che rientra in classe energetica A) dal punto di vista della distribuzione degli spazi è stato quello di qualificare gli spazi esterni dell’Agorà, realizzando spazi all’aperto tematici: si tratta di aree pavimentate con funzioni legate alla creazione di veri laboratori all’aperto, funzionalmente connessi ai laboratori principali che si affacciano sul cortile esterno. 

Mortizzuolo - “Una nuova scuola che riapre dopo il sisma del 2012 e che permette ai bambini di crescere e giocare in un luogo sicuro”: così l’assessore regionale alla Ricostruzione, Palma Costi, all’inaugurazione della scuola dell’infanzia paritaria “Filomena Budri” a Mortizzuolo di Mirandola, nel modenese. “Grazie al lavoro di squadra di istituzioni pubbliche e religiose- prosegue Costi- e alla generosità dei tanti che hanno creduto nel progetto, restituiamo alla comunità un luogo che guarda al futuro, ai cittadini più piccoli”.

La scuola, della diocesi di Carpi, ospita oltre 37 bambini in due sezioni ed è stata finanziata per 300mila euro dalla Regione Emilia-Romagna coi fondi del Programma delle opere pubbliche e dei beni culturali del commissario alla Ricostruzione e con oltre 500mila eurograzie a un cofinanziamento di soggetti privati, tra cui il Gruppo Credit Suisse, la Croce rossa italiana e Confagricoltura. I lavori sono iniziati il 23 novembre 2015.

Quarantoli - Taglio del nastro anche per la nuova palestra di Quarantoli, frazione di Mirandola, finanziata per poco più di 140mila dalla Regione, per 830mila euro dal Comune di Mirandola e per circa 440mila euro da una donazione del Movimento 5 Stelle.
L’impianto è situato al centro del polo ricreativo e sportivo quarantolese, in prossimità delle scuole elementari “E. de Amicis”. La palestra è stata pensata in primo luogo per essere al servizio delle scuole primarie della frazione, demolite e ricostruite dopo il sisma - con un contributo della struttura commissariale di oltre 163mila euro -, ma sarà anche una struttura polivalente in grado di ospitare attività sportive non destinate all’agonismo.
L’edificio si compone di due parti: un campo da gioco e un blocco servizi. L’area gioco ha una superficie di 1.056 metri quadrati. Il blocco servizi ha una superficie di 178 metri quadrati e ospita l’ingresso alla palestra, due spogliatoi per gli insegnanti, due spogliatoi per atleti con relativi servizi e docce, uno spazio magazzino e la centrale termica.
Esternamente la palestra è interamente rivestita da lamiere ondulate che ne garantiscono protezione e durabilità. I rivestimenti e gli impianti di moderna concezione sono stati studiati per garantire una classe di prestazione energetica “A”. 

La ricostruzione pubblica: 714 cantieri aperti
L’ultima stima del Programma delle Opere pubbliche e dei Beni culturali indica in circa 1,562 miliardi di euro, per 2.008 interventi, il fabbisogno di risorse. Attualmente quelle disponibili sono arrivate a circa 1,073 miliardi (690 milioni dal commissario più 383 milioni di cofinanziamenti), per 1.524 interventi.
Dei 133 soggetti attuatori coinvolti (Comuni, Diocesi, Acer, Asp, Ausl, Università), 64 possono contare sulla totale copertura finanziaria e altri 22 hanno a disposizione risorse superiori al 75% dell'ammontare delle esigenze. Dei 1.331 progetti presentati (per 938 milioni), 973 sono stati approvati (486 milioni) e 714 di questi i cantieri sono già partiti.

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