Il Pontefice è giunto in macchina, assieme al vescovo di Rieti, Domenico Pompili. Prima tappa la nuova scuola, realizzata a tempo di record, dove Francesco ha incontrato i bambini. Poi, tra le macerie della zona rossa di Amatrice, accompagnato dal sindaco Sergio Pirozzi e da un dispiegamento di forze dell'ordine. "Ho sentito il bisogno di essere vicino alle popolazioni colpite dal terremoto" ha spiegato Francesco, aggiungendo: "Ho aspettato a venire, non volevo dare fastidio".
Una visita "privata, da solo, come sacerdote, come vescovo, come Papa. Ma da solo. Così voglio farla. E vorrei essere vicino alla gente" aveva detto domenica scorsa, durante la conferenza stampa nel volo Baku-Roma. Nella zona rossa, Francesco ha pregato per le vittime, durante la visita nell'area transennata il Santo Padre si è ritagliato un momento di preghiera. Prima di lasciare Amatrice, il Papa ha salutato dal finestrino dell'auto gli sfollati rimasti nella tendopoli Amatrice 1. Poi, a sorpresa, Francesco è andato alla Residenza Sanitaria Assistenziale San Raffaele Borbona di Rieti, che accoglie ospiti non autosufficienti e non assistibili a domicilio ai quali saranno erogate prestazioni sanitarie, socio assistenziale, di recupero funzionale e di mantenimento. La struttura ospita 60 malati cronici.
Papa Francesco dopo Amatrice si è diretto ad Accumuli, dove è entrato nella zona rossa accompagnato dalla scorta vaticana, dal commissario alla ricostruzione Vasco Errani, dal capo dipartimento della protezione civile, Fabrizio Curcio, e dal sindaco Stefano Petrucci. Dopo la visita alla zona rossa, il Santo Padre ha proseguito alla volta degli altri borghi colpiti dal sisma tra cui Arquata del Tronto. L'ultima tappa è stata Norcia, in Umbria, dove è stato accompagnato dall'arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo.
Francesco ha pregato in particolare nella zona rossa davanti alla chiesa di San Pellegrino, fortemente danneggiata. Poi ha salutato le persone che lo attendevano fuori e - usando il microfono della polizia - ha rivolto loro queste parole: "Saluto tutti voi. Sono stato vicino a voi e mi sento molto vicino in questo momento di tristezza e prego per voi e chiedo al Signore che dia la forza di andare avanti. E adesso vi invito a pregare tutti insieme l'Ave Maria". Alle 15.30 Papa Francesco è ripartito per Roma. Non c'è stata, quindi, alcuna tappa ad Assisi nel giorno di San Francesco, come invece ipotizzato da alcuni organi di stampa. (AGI)
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