In merito ai progetti riguardanti l’Appia Antica, Tozzi ha detto: «Tutti sono d’accordo, ma poi non si stringe mai. A questo punto sono un po’ perplesso, penso che non ci riuscirò. Ho già sollecitato un’altra riunione. Il problema dei rifiuti sull’Appia Antica non dipende dal Parco, ma dal Comune e dall’Ama. Noi segnaliamo sempre a chi ha competenza. In alcune zone non bastano le telecamere, ma servono i controlli da remoto».
Per quanto riguarda il ponte sullo Stretto di Messina, Tozzi ha affermato: «Non riesco a vedere vantaggi. Pensavo fosse una battaglia vinta e invece a volte se ne riparla. Quando si ha una situazione di sismicità come quella presente in quelle zone è chiaro che i soldi andrebbero impiegati nella ristrutturazione e nel risanamento antisismico e non in un’opera faraonica come quella, la cui utilità è contestabile.
Non si capisce perché costruendo un ponte dovrebbero passarci centomila veicoli al giorno a fronte degli attuali diecimila che attraversano lo Stretto adesso. I pendolari che abitano a Reggio Calabria e Messina si muovono con l’aliscafo e passando per il ponte impiegherebbero più tempo». Tozzi ha concluso il suo intervento sull’accordo internazionale sul clima. «È un buon risultato, peccato però che è su base volontaria e non c’è un organismo terzo che controlli la riduzione delle emissioni».
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