ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 11 Ottobre 2016 09:25

Terni - Il sindaco Di Girolamo "Rimaniamo a governare, nessun commissariamento dell'Ente" – Il M5S "Chi ha fallito lasci il passo"

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- Il sindaco Di Girolamo: "Irresponsabili le opposizioni che invocano una fine anticipata. Piena fiducia a Piacenti"

"Rassicuro tutti i ternani - dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo - continueremo  a governare la città, sempre mossi da quel senso di responsabilità e rigore, consapevoli che stiamo attraversando da tempo una stagione molto complessa dal punto di vista internazionale, sociale, ed economica.  Non è all'orizzonte nessun commissariamento, non è questo a quello che lavoriamo in questi giorni, sono alcune forze di opposizione che stanno cercando di forzare la situazione, invocando in continuazione il commissariamento, una procedura che richiede determinate condizioni ed è disciplinata dal Tuel. Pieno sostegno e fiducia all'assessore Vittorio Piacenti D'Ubaldi per lo straordinario lavoro che sta portando producendo per garantire stabilità e prospettive ai conti dell'Ente. Confermo ancora una volta che stiamo seguendo un iter corretto e rispettoso delle norme vigenti. In merito alla vicenda dei debiti fuori bilancio e al polverone che stanno alimentando i grillini puntualizzo che nei mesi scorsi non sussistevano le condizioni tecnico procedimentali per assumere l'atto.  Abbiamo, da subito,  chiesto agli uffici di avviare una ricognizione puntuale della situazione e della documentazione probante, lavoro che sta terminando in queste ore e che ci permettere di aprire una nuova fase contabili e amministrativa. Tutta la documentazione  sarà sottoposto ai controlli degli organi competenti in modo trasparente e con la consueta collaborazione".

Nei giorni scorsi il sindaco e l’assessore erano tornati a ripetere, in un comunicato stampa: “ Vogliono intimidire per bloccare il salvataggio dei conti del Comune”. Ammettendo la situazione difficile dei conti pubblici ma rincarando la riposta alle opposizioni.

“La plateale richiesta di atti di ieri messa in atto da una parte dell’opposizione, ha partorito un topolino: la diffusione oggi di una bozza di delibera incompleta che, nei suoi contenuti, era già ampiamente nota, che era stata oggetto in primavera di articoli di stampa. La realtà è che si sta utilizzando di tutto per bloccare il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, l’approvazione della procedura di riequilibrio finanziario, perché si vuole giocare alla sfascio, si vuole impedire di mettere in sicurezza i conti dell’Ente, per dare un futuro al Comune e alla Città”, dichiarano il sindaco Leopoldo Di Girolamo e l’assessore al Bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi.


“L’Amministrazione Comunale – proseguono sindaco e assessore – è fermamente convinta di operare nel pieno della legalità e delle precise procedure che regolano il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e il riequilibrio finanziario. Quella di marzo è solo ed esclusivamente un atto istruttorio, una bozza di delibera che, come si evince facilmente dalla sua lettura, è incompleta di parti essenziali e di elementi fondamentali. L’Amministrazione Comunale ha chiesto al dirigente dei Servizi Scolastici, così come a tutti gli altri, un lavoro approfondito di ricognizioni di tutti i debiti fuori bilancio inerenti ai rispettivi settori. Un check up certosino che, per le mense scolastiche, è stato ultimato, come è possibile evincere dal carteggio intercorso e dai numeri di protocollo che non vanno utilizzati solo per forzare il dibattito politico, alla fine del mese di settembre 2016. Una ricognizione, quindi, che non poteva essere recepita nel bilancio di previsione approvato a luglio 2016, uno strumento contabile pienamente legittimo. 
E’ chiaro dunque che c’è chi in queste ore sta facendo di tutto, anche attraverso richieste di atti e presidi in vari uffici, per paralizzare l’attività dell’Ente. Un modo di procedere che è totalmente diverso da quello di questa Amministrazione Comunale che invece delle assunzioni di responsabilità e della massima trasparenza degli atti che assume, nel rigoroso rispetto dei regolamenti, ne fa una bandiera. Siamo stati chiamati a governare il comune e la città di Terni, e questo faremo, assumendoci l’onere di governo, ad iniziare dalla partita dei debiti fuori bilancio che, come dice il Testo unico degli enti locali, all’art.194 vengono riconosciuti,  non per i desiderata di alcuni consiglieri di minoranza, ma in base alla sussistenza di precisi presupposti, ad iniziare dall’acquisizione di bene e servizi in casi di dimostrata utilità ed arricchimento per l’Ente, nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza”. 

"Chi ha fallito lasci il passo"

Il gruppo consiliare M5S risponde alla dichiarazione dell'assessore al Bilancio

(Ufficio Stampa/Acot) – In relazione alla dichiarazione dell'assessore al Bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi, il gruppo consiliare M5S ha rilasciato il seguente commento: "l'assessore prima ci accusa di ignoranza e poi addirittura promuove il Movimento Cinque Stelle al rango di agenzia di rating. È paradossale l’accusa di intaccare la solidità delle aziende che lavorano per il Comune fatta da chi, stando alle notizie emerse in questi giorni, avrebbe “trascurato” di riconoscere dei debiti come tali, non pagando le stesse aziende fornitrici per milioni di euro e mettendo concretamente a rischio centinaia di posti di lavoro. I danni fatti da questa amministrazione vanno al di là di ogni immaginazione, dopo aver negato per mesi il problema, ora tutto appare compromesso. L’assessore Piacenti parla come se fino a ieri avessero governato i marziani a Terni e non si rende conto che non si possono risolvere i problemi con le stesse persone e lo stesso tipo di pensiero che li hanno creati. La vera politica dello sfascio è quella che il PD ha portato avanti in questi anni ed ha centrato appieno l’obiettivo tanto che la città si ritrova ora sull’orlo del fallimento. L’assessore oramai disperato ripete un copione trito e ritrito, quello della diffamazione e del ricatto. Lo stesso che stiamo vivendo oggi in chiave nazionale con la propaganda sul referendum, creando falsi allarmismi pur di nascondere l’inadeguatezza al dibattito. Siamo oramai all’ultimo stadio della propaganda del regimetto. Dopo aver tentato goffamente e vanamente di dipingere una realtà immaginifica e fuori dal mondo, sperando di darla a bere a qualcuno, si passa ora alla disperata politica del ricatto, cercando di deviare il dibattito dal tema principale, cioè chiarire una volta per tutte le responsabilità e le verità sui fatti che hanno portato la città nel baratro del predissesto. E nella stravagante chiave di lettura dell'assessore Piacenti chi fa il proprio dovere, chi cerca di tutelare i cittadini e di riconoscere la verità viene mostrato come uno sfascista, chi si è mangiato tutto, chi ha combinato disastri irreparabili invoca al danno d’immagine. Ma a noi i ricatti non ci fermano, non abbiamo alcun tornaconto se non quello della verità e della trasparenza che abbiamo promesso ai cittadini. Non parli l’assessore di trasparenza, ma la applichi concretamente e fornisca immediatamente i documenti che stiamo richiedendo in queste ore e che ci stanno negando a fronte di imbarazzanti motivazioni degne di scenografie fantozziane di altri tempi. La città ha già capito, ha compreso che fino ad oggi è stata ostaggio di una guerra di potere tra le bande interne al Partito Democratico ed ora è nauseata dal torpiloquio autoreferenziale e dalle promesse mai mantenute che si rinnovano all'infinito. È bene che si passi al più presto dalla politica del ricatto a quella del riscatto, ma per questo è necessario che chi ha fallito si decida a lasciare il passo".

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