“La presenza di Dilma onora l’Expo”, ha esordito Renzi, sostenendo che il Padiglione brasiliano è sì “il più amato in assoluto dai bambini per la sua rete che consente di giocare e riflettere” ma è bello anche perché “mostra l’eccellenza brasiliana nell’agroalimentare e nella ricerca”.
Con Rousseff, ha aggiunto entrando nel merito dell’incontro appena concluso, “abbiamo datto un lungo esame dei dossier bilaterali e internazionali”.
“C’è un amore profondo che lega il popolo italiano e brasiliano: del resto – ha ricordato il Premier – il Brasile da secoli vede scorrere sangue italiano nelle sue vene; oltre 30 milioni di brasiliani hanno una discendenza italiana” e poi “ci sono migliaia di nostre imprese” che hanno investito lì.
Ora si lavora ad una “partenership culturale, accademica e di ricerca, in attesa della partnership sportiva”, ha detto Renzi citando le Olimpiadi di Rio in programma l’anno prossimo.
Renzi e Rousseff hanno paralto anche di “possiili scambi nei settori delle infrastrutture e dell’energia”, di “imprese brasiliane in Italia” epiù in generale di “tutto ciò che può far avanzare i nostri rapporti”.
Quanto alle “questioni aperte sul tema della giustizia”, ha proseguito Renzi riferendosi ai casi Battista e Pizzolato, “spero che questo rinnovato rapporto possa aiutare a risolverle, sempre nel rispetto delle leggi di entrambi i Paesi”.
Il Brasile è “uno dei Paesi più affascinanti del mondo, che può giocare un ruolo importante non solo in America Latina, ma anche in tutti i consessi internazionali”.
“Insieme dobbiamo portare i nostri valori: la gioia di vivere, la passione, l’entusiamo ma anche la capacità di investire nel futuro”, ha concluso Renzi. “Non possiamo guardare solo al passato, ci sono tante sfide da vincere insieme. È ciò che potremo portare insieme al prossimo G20 turco”. (aise)