ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 21 Ottobre 2016 10:26

Montemesola (Taranto) – I comunisti lanciano una petizione online per salvare i beni culturali dalla svendita del Comune

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La battaglia dei comunisti di Montemesola, paese in provincia di Taranto, lo scrivente l’avverte come fatto personale, avendo scritto diversi anni fa un libro (vedi giù il banner) che raccontava anche della gravina e dell’agro di questo paese.

Come giustamente dicono coloro che lanciano al Sindaco una petizione online per fermare la svendita dei beni culturali, non solo l’agro è vasto, ivi compresa la gravina, ma di più, la storia del paese, come in modo eccellente l’ha descritta il medioevalista Nicola Cippone, viene conservata nei camminamenti che coincidono per alcuni tratti con la strada romana che si potrebbe riportare alla luce, ivi compreso un area con tracce di un insediamento paleolitico; poi un trappeto sotterraneo che conserva tracce del lavoro dell’olio, oro di un tempo. Certamente, non solo una petizione, ma anche convegni, interventi di studiosi, possono dare una sberla culturale a chi crede di svendere il paese. Ecco la loro petizione che vi invitiamo a firmare

Come si può notare dalla mappa, il tratto di strada che vorrebbero vendere (quello in rosso), non si interrompe affatto alla gravina, come sostiene il sindaco, bensì prosegue in territorio di Crispiano, ed è tra i percorsi più belli dell’intera provincia di Taranto.

Questa via rappresenta una delle due varianti proposte dal GAL Colline Joniche per raggiungere Montemesola proprio da Crispiano, grazie alla rete di cammini chiamata GreenRoad.it (http://bit.ly/2dpTMUY).

Vogliono privatizzare un tratto di strada compreso nella GreenRoad.it. Una strada che garantirebbe sviluppo, se valorizzata. Altro che strada in disuso!

Dalla mappa si nota poi, che non è vero che solo una minuscola parte della gravina fa parte del territorio di Montemesola, anzi… L’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione, una struttura del Ministero per i beni e le attività culturali, la classifica, per esempio, come appartenente a Montemesola (http://bit.ly/2ePKHdf). Anche qui il sindaco cade in errore.

Sempre il sindaco, sostiene che la gravina è privata, e per questo non si può entrare. Ma in realtà, essendo una proprietà non recintata, dove per consuetudine si accede da secoli senza alcun problema, chi vi accede non commette alcun reato, soprattutto perché è un luogo di interesse paesaggistico e culturale.

Ancora il sindaco, infine, dice che non è possibile visitare il palazzo marchesale perché privato, dimenticando probabilmente che un’ala di quella struttura appartiene al Comune, e che proprio la sua amministrazione ha speso centinaia di migliaia di euro per un restauro del tutto discutibile. Un restauro durante il quale, solo per dirne una, sono state rimosse le chianche settecentesche. Si staranno preparando a vendere anche quello?

Nascondono dietro le chiacchiere il disprezzo per i beni comuni e l’assoluta mancanza di progetti, anche per questo la tua firma è importante.

Le firme sono tante, ma siamo solo all'inizio.

Fai circolare la petizione, invita i tuoi amici a firmare.

https://www.change.org/p/sindaco-di-montemesola-il-paese-non-%C3%A8-in-vendita-no-alla-privatizzazione-della-strada-che-porta-alla-gravina/u/18204431?tk=Y43OcoEEwazKyXw_UYA4awfXUGyLJ1Xox4WoeLALPNQ&utm_source=petition_update&utm_medium=email

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