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Sabato, 22 Ottobre 2016 00:00

Taranto - Una mostra di Simona Di Barto nella città antica

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Una mostra fotografica nell’isola della Taranto antica. Proseguono le attività della Hermes Academy nel centro storico della Città dei Due Mari celebrata dagli scatti di Simona Di Bartolo, che debutta con la personale “In the Eye of the Storm (Quiet Chaos)”

L’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus organizza e presenta “In the Eye of the Storm (Quiet Chaos)”, mostra fotografica di Simona Di Bartolo, visitabile dal 25 al 31 ottobre presso l’Ipogeo di Palazzo Gennarini, in Via Duomo #245.

All’interno dello splendido teatro naturale nel cuore del centro storico di Taranto, a partire dalle ore 19.00 di martedì 25 ottobre, in occasione del vernissage (134° appuntamento del ciclo di talk socio-culturali “Taranto – Il Nuovo Volto”), l’attore e poeta Luigi Pignatelli dialoga con Simona Di Bartolo, autrice degli scatti in mostra.

Nella recensione critica della prima personale fotografica della Di Bartolo, il curatore Luigi Pignatelli scrive: «Taranto è la musa, Taranto è la Madre, Taranto è la protagonista. Caos calmo, sottotitolo preso in prestito dal romanzo di Sandro Veronesi, Premio Strega nel 2006, e dall’omonimo adattamento cinematografico diretto da Antonello Grimaldi ed interpretato da Nanni Moretti, Valeria Golino e Alessandro Gassman (che verrà proiettato presso la sede della Hermes Academy domenica 30 ottobre), è l’ossimoro che ben definisce il limbo tra due mari in cui giovani e meno giovani sentono di stagnare, in quella che fu la lussureggiante culla della Magna Grecia e che ora appare filo teso su cui arrancare, funamboli tra cielo e terra, sogni e bisogni, salute e ricatto occupazionale, sull’orlo di un precipizio oscuro, ma non per questo necessariamente pernicioso. Se è vero, come Pascoli insegna, che il sogno è l’infinita ombra del vero, solo chi ha il coraggio di sognare è in grado di compiere il salto nel buio e percorrere le tappe del viaggio dell’eroe, il viaggio dell’Io, per raggiungere l’autorealizzazione, l’individuazionee l’illuminazione. Nell’occhio del ciclone, Taranto, vittima e carnefice assieme ai suoi figli e alle sue figlie di una sindrome ibrida di Stendhal e di Stoccolma, sembra percorrere, nel racconto fotografico di Simona Di Bartolo, le sequenze narrate dai sette brani contenuti nell’album In the Eye of the Storm di Roger Hodgson, sette come i vizi capitali, sette come i giorni della settimana, sette come le ere della creazione descritta dalle grandi religioni monoteiste:Had a Dream (Sleeping with the Enemy)”, “In Jeopardy”, “Lovers in the Wind”, “Hooked on a Problem”, “Give Me Love, Give Me Life”, “I'm Not Afraid”, “Only Because of You”. […] Cantami, o Musa, l’ira funesta dell’eroe d’acciaio. Parafrasando Omero, così scrissi nell’incipit del mio primo libro, Pagine di diario, nel 2005. Undici anni dopo, Simona Di Bartolo eleva la reflex a stella polare per chi sceglie di non naufragare nell’ignavia, indagando paura, chiarezza, potere e inerzia, le quattro emozioni spesso nemiche della consapevolezza e della serenità. Osservare con pacata risolutezza e documentare mediante l’immagine fotografica, decostruire e ridisegnare, ricostruire a misura d’uomo il proprio microcosmo e poi il macrocosmo appare un buon metodo per restituire alla città che ci ha dato i Natali, a nostra Madre, i seni e il volto che decenni di monocultura dell’acciaio hanno deturpato e che l’arte, quando non autoreferenziale (e quella di Simona, mia compagna di liceo, non lo è), può curare.»

All’incontro socio-culturale di presentazione intervengono lo storico Carmine De Gregorio, presidente dell’Associazione Nobilissima Taranto e gestore della struttura, Irma Saracino, docente e scrittrice, l’autore di versi Giuliano De Stefano, la dottoressa Annalisa Maioli, il fotografo Sergio Malfatti, la scrittrice Carla Strippoli, la danzatrice Simona Tempesta.

La partecipazione è libera e gratuita.

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