ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 08 Agosto 2019 14:39

La lunga notte del governo Lega-M5S

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È stata una lunga giornata di divisioni quella che è cominciata con il voto sulla Tav, e il conseguente strappo della maggioranza giallo-verde, e si è conclusa con il laconico annuncio di Matteo Salvini dal palco del suo beach tour a Sabaudia: "Qualcosa si è rotto ". Prima di recarsi sul litorale romano, il ministro dell'Interno ha visto Giuseppe Conte, chiedendo "un cambiamento" o minacciando il peggio. È incerto più che mai il futuro del governo, ora che le carte sono state scoperte e la confessione del vicepremier leghista è arrivata sotto forma di metafora: "Se mi rendo conto che le cose non si possono fare, come in un matrimonio, se si passa più tempo a litigare che ad andare d'accordo e a fare l'amore, è meglio che ci si guardi negli occhi e ci si lasci".

Al via nell'Aula del Senato alla discussione sulle sei mozioni sulla Tav. L'ordine dei lavori prevede che si proceda alle illustrazioni di ciascuna mozione, per poi proseguire con le dichiarazioni di voto e infine con le votazioni che dovrebbero arrivare intorno all'ora di pranzo.

Divieto per le navi che soccorrono i migranti di ingresso nelle acque territoriali italiane, con possibilità di multe e confische per chi viola la disposizione. Pene più severe per incidenti durante manifestazioni pubbliche e maggiori tutele per le Forze dell'Ordine. Giro di vite per le violenze nelle manifestazioni sportive. Sono i pilastri sui quali si regge il cosiddetto decreto legge Sicurezza bis, convertito definitivamente ieri sera dal Senato. L'ok al dl - approvato con 160 sì su una maggioranza richiesta di 109 voti - dopo le incertezze delle ultime ore sembrerebbe certificare da un lato l'ennesima vittoria sul M5S del vicepremier Matteo Salvini, e dall'altro la temporanea stabilità degli alleati di governo in attesa del prossimo test sulla tenuta, quello sulla Tav.

 

Già da molte settimane si sta verificando ciò che non avremmo mai voluto vedere, e cioè che stanno andando a fuoco le regioni più fredde del pianeta, una situazione senza precedenti causata dal riscaldamento globale d’origine antropica con le sue nefaste conseguenze sull’equilibrio ambientale.

Il leader della Lega ritiene sia molto difficile ottenere l'ambito portafoglio della Concorrenza a causa del 'cordone antisovranista'. Il suo piano B è quindi lanciare Gian Marco Centinaio come commissario al'Agricoltura

Il leghista: "Manovra coraggiosa o al voto". La replica dell'alleato: "Coperture flat tax? Un mistero" Il leader della Lega ieri ha ventilato la possibilità di tornare alle urne. Di Maio: "Non si può stare nella maggioranza come opposizione"

Non bastano otto ore di confronto e un Consiglio dei ministri fiume: M5s e Lega non trovano l'intesa sulla riforma della Giustizia. Il nodo è il processo penale. Il Cdm trova un accordo di massima su giustizia civile e riforma del Csm. Ma alla fine il via libera al provvedimento è "salvo intese", non definitivo. E fuori da Palazzo Chigi va in scena lo scontro. Per la Lega restano distanze su una riforma che è "di facciata": le proposte leghiste - viene spiegato - non sono mai state accolte e ora è difficile correggere il testo, perché è sbagliato l'impianto.

Riforma della Giustizia e Autonomia: Giuseppe Conte prova a disincagliare il governo da due degli scogli che più dividono M5s e Lega. Ma parlarsi è difficile, far passi avanti tutt'altro che scontato. E mentre si cammina sul filo di una crisi perenne, ci si sfida su ogni tema. Così nel Consiglio dei ministri convocato alle 15 potrebbe essere battaglia sulla riforma del ministro Alfonso Bonafede. Alla Lega il testo piace assai poco, nonostante alcune correzioni. E Matteo Salvini, viene spiegato, deciderà solo all'ultimo, dopo aver visto i suoi, se andare allo scontro in Cdm o denunciare le criticità del provvedimento e rinviare la trincea al Parlamento.

Mario Cerciello Rega non si è difeso. Non ha fatto in tempo, per l'aggressione fulminea e non aveva con sé la pistola d’ordinanza che aveva invece il collega Andrea Varriale, impegnato in una colluttazione distante da lui con Natale Hjorth e impossibilitato a correre in aiuto del vicebrigadiere fin quando i due non si sono dati alla fuga.

Commozione e rabbia a Somma Vesuviana ai funerali di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso con 11 coltellate a Roma. La chiesa di Santa Croce è la stessa dove un mese e mezzo fa aveva sposato la fidanzata Rosa Maria. Sulla bara, la foto del matrimonio e una maglia del Napoli, di cui Mario era appassionato tifoso. Ha presieduto la concelebrazione l'arcivescovo Santo Marcianò, Ordinario militare per l'Italia. Il feretro è entrato in chiesa salutato da un lungo applauso, portato a spalla da 6 carabinieri, scortati da 4 colleghi in alta uniforme. 

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