ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

La Polonia porrà il veto sull'ipotesi di applicare sanzioni Ue all'Ungheria. Lo afferma il ministro degli Esteri polacco, Jacek Czaputowicz, "in caso di discussione in seno al Consiglio Europeo".

Dieci anni fa il fallimento di Lehman Brothers ci mostrava i pericoli del capitalismo finanziario. Non abbiamo imparato nulla. Lo scrivono i grandi giornali americani. E non solo loro. Alcune analisi sugli effetti della guerra dei dazi

Mercoledì, 12 Settembre 2018 05:53

Libia: Moavero a Serraj, Italia sostiene il piano Onu

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Dopo la sua missione a Bengasi, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, ha avuto alcuni colloqui telefonici: ieri, 10 settembre, con il Rappresentante Speciale delle Nazioni Unite per la Libia, Ghassan Salameh;

Al Parlamento europeo processo all’Ungheria, accusata di non rispettare i valori fondanti dell’Unione. Le conseguenze saranno pesanti. Cosa potrebbe succedere martedì a Strasburgo

I Socialdemocratici ai minimi storici, ma restano primo partito. Gli Svedesi democratici non sfondano il 20%. Ma nessuna coalizione ha la maggioranza 

La trattativa del nuovo Ministro dello Sviluppo Economico su Ilva ha generato, a parere di chi scrive un unico punto positivo: la recuperata, anche se in ritardo trasparenza sugli atti dello Stato.

SULMONA - Durante la seconda guerra mondiale (1940-1945), al Campo fu assegnato il n. 78 e divenne luogo di detenzione dei prigionieri alleati anglo-americani, catturati prevalentemente nella campagna d'Africa.

Venerdì, 07 Settembre 2018 12:44

Libia: Haftar, pronto a marciare su Tripoli

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Il generale Khalifa Haftar, comandante dell’Esercito nazionale libico sostenuto dal parlamento di Tobruk, la cui legittimità non è riconosciuta dalla comunità internazionale, si è detto pronto a marciare su Tripoli.

Giovedì, 06 Settembre 2018 05:18

Unhcr: la Libia non va considerata porto sicuro

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La Libia non è un possibile porto di sbarco per i migranti soccorsi nel Mediterraneo, per via dei "gravi abusi" che questi rischiano di subire in quel Paese.

Cadono nel vuoto le richieste di Washington e Ankara di rinunciare all'attacco, che ha l'obiettivo di riportare sotto il controllo di Damasco l'ultima roccaforte dei ribelli. Trump minaccia immediate rappresaglie in caso di nuovi attacchi chimici attribuiti al regime. Erdogan teme un nuovo esodo di profughi entro i suoi confini

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