ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 07 Marzo 2018 16:46

Che alternativa politica abbiamo?

Written by

Io ho letto l’articolo di Luigi Di Maio “Voltiamo pagina e cambiamo l’Italia tutti insieme” pubblicato da la Repubblica, 7 marzo 2018: 7.

"Sono contentissimo, ringrazio Dio e il segretario della Lega Matteo Salvini". All'AdnKronos, Tony Iwobi, 62enne nato a Gusau, in Nigeria, non nasconde il suo entusiasmo per l'elezione a senatore del Carroccio.

"Se verremo chiamati, siamo pronti. Non facciamo accordo partitici o politici, noi abbiamo un programma, chi condivide programma, chi ci sta bene. C'è una tradizione di sinistra che non vota o che guarda alla Lega e cercheremo di raccogliere queste forze". Lo afferma il segretario della Lega, Matteo Salvini in un punto stampa a Palazzo Lombardia a Milano con Roberto Maroni e Attilio Fontana.

La cronaca delle dimissioni, peraltro secondo molti osservatori dovute - visto il tracollo in una percentuale mai vista, a un punto dalla Lega di Salvini - e della cui cronaca potete leggere nell'articolo di ieri sera, può far riflettere su alcune sfumature, ben messe in risalto da Mentana nella sua lunga e stakanovista maratona televisiva.

L'addio del segretario sembrava imminente già in mattinata, ma ci sono state ore di riflessione col suo stato maggiore, poi il discorso. Che di fatto congela il passo indietro. E pone paletti sul futuro: "Noi all'opposizione, il prossimo segretario deve essere scelto con le primarie". Malumore nel partito. Zanda: "Non si danno dimissioni con manovre". Cuperlo: "Discorso assurdo, subito la direzione". Finocchiaro: "Dimissioni ma vanno annunciate, ma date". I renziani Ascani e Anzaldi contro chi attacca il leader: "Vogliono l'inciucio". Di Battista: "Renzi arrogante, frantuma il partito"

Il quadro politico del dopo voto. Due Italie. Come sempre. Questa volta, però, non a dimostrazione della parte “evoluta”, ricca, benpensante del Nord, né quella povera, bistrattata e socialmente al di sotto dei canoni di paragone con l’altra metà, il Sud.

La Lega stacca Forza Italia. I Cinque Stelle primo partito oltre il 30%. Il Pd crolla sotto il 20% e nessuno dei suoi alleati supera il 3%. Flop di Leu. CasaPound non entra in Parlamento

Le uniche sfide interessanti sono quelle di Siena, tra Padoan e Borghi, e Firenze, tra Renzi e Bagnai. Gli italiani al voto politico più importante degli ultimi decenni con la legge elettorale più criticata

L'ex ministro degli Esteri e presidente della Società italiana per l'organizzazione internazionale racconta all'Agi le strategie di Pechino. Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi anni dalla gestione e dalla visione del mondo del presidente Xi Jinping

Fra poche ore il martellamento di personaggi e partiti politici si concluderà e avremo 24 ore di “riposo” per “riflettere” a chi dare il nostro voto. E, almeno personalmente, spero possa scattare, da domenica, un “riposo” lungo cinque anni. Ne dubito, però.

Utenti Online

Abbiamo 1085 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine