L’impronta degli italiani in Venezuela risale ai tempi della scoperta di questa regione del mondo, avvenuta il 2 agosto 1498 a seguito del terzo viaggio di Cristoforo Colombo. Il fatto che gli italiani non ne siano stati i conquistatori ha fatto sì che nascesse tra i due popoli una sorta di simpatia umana che ha facilitato, altresì, il lascito, da parte dei nostri conterranei, di un’impronta culturale indelebile. La stessa cosa non si può dire dei portoghesi o degli spagnoli che, nelle parole dei venezuelani, nel loro immaginario, talvolta vengono considerati come intrusi. I matrimoni tra italiani e venezuelani sono perciò molto più diffusi di quelli tra venezuelani e persone di altre nazionalità.
Il senatore Pier Ferdinando Casini, chiede un applauso di solidarietà per il vice presidente del Parlamento del Venezuela Edgar Zambrano, arrestato dentro la sua auto portato via con un carro Gru l'8 maggio scorso , Casini così scrive su facebook:
Il primo libro che racconta tutto quello che c’è da sapere sulla crisi politica, economica e sociale che sta attraversando il Venezuela e che trae le radici dalla storia recente del paese latinoamericano. Non mancano i profili di Hugo Chavez, Nicolas Maduro e Juan Guaidó; i rapporti del Venezuela col narcotraffico; la questione petrolifera; l’agenda politico-istituzionale e le incognite internazionali sul dopo Maduro.
L’argomento Venezuela è scomparso un’altra volta dai telegiornali italiani. Purtroppo, la crisi del Paese sudamericano per mancanza di cibo, medicine e servizi essenziali è diventata normalità. Nemmeno interessano gli 80.000 venezuelani che ogni giorno attraversano il confine, fuggendo dal socialismo del XXI secolo incarnato da Nicolas Maduro.
L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, intraprenderà oggi una visita in Venezuela per sentire la grave crisi che si sta approfondendo nella foga della lotta per il potere e le sanzioni degli Stati Uniti.