MESSINA - Riflettere sul valore della vita e sul bisogno che la società ricordi, per ricavare frutti di civiltà dal sacrificio di una vita irresponsabilmente distrutta. Come quella di Valeria, spezzata improvvisamente nel cuore di Messina, la sera del 20 giugno 1997, al suo rientro a casa, con il fratello Marcello.