Il Venezuela sta attraversando da almeno tre anni una grave crisi economica, finanziaria e umanitaria. Si parla spesso delle proteste contro il presidente appena rieletto Nicolás Maduro, del crollo della produzione di petrolio, del cibo, dell’energia e dei servizi di base che non riescono ad essere garantiti e dell’esodo dei cittadini venezuelani che cercano di trovare rifugio all’estero, arrivando a migliaia ogni giorno in Colombia e in Brasile, scrive ieri il giornale iltaliano Il Post.
Oggi il senatore Merlo è intervenuto nel programma Community di Rai Italia, la rete pubblica trasmessa all’estero. Nell’intervista Merlo si è soffermato su varie questioni relative a tutte le comunità italiane in America Latina e - rispondendo a una domanda specifica dell’intervistatore - ha dedicato alcune parole al caso particolare del Venezuela.
Caracas (Venezuela) - La Conferenza Episcopale del Venezuela (CEV) ha pubblicato ieri una dichiarazione "di fronte alla crisi politica e umanitaria" che il paese attraversa da mesi, in cui afferma che "di fronte a problemi umanitari di tale portata, viene delegittimata la realizzazione delle elezioni presidenziali, indette per il prossimo 20 maggio" e considera "urgente il loro rinvio all'ultimo trimestre dell'anno".
Il ponte internazionale Simón Bolívar è diventato il simbolo dell’esodo venezuelano e insieme del rompicapo colombiano nel far fronte a una crisi umanitaria senza precedenti.
Roma, Ore 15.30 di ieri 21 febbraio: La Comunità Italo-venezuelana si è recata di fronte al parlamento per chiedere un concreto impegno diplomatico di fronte alla grave crisi umanitaria che soffrono i migliaia di connazionali residenti nel Venezuela.
Nel Venezuela la fame è all'ordine del giorno, il paese è colpito dalla più grande carestia della sua storia. Sono rimaste le macerie di una rivoluzione fallita, manifesti di propaganda testimoniano le tante promesse incompiute e a soffrire le conseguenze sono tutti, ma i bambini subiscono la peggior parte.
Caracas (Venezuela) - Il chavismo mediaticamente, non sbaglia un colpo. Dopo l'annuncio della creazione di una criptomoneta, il Petro, per recuperare denaro. dopo l'utilizzo di valute come lo yuan cinese o il rublo russo come monete di riferimento per cercare di aggirare le sanzioni internazionali, dopo il tentativo di mettere in circolazione monete parallele, soprattutto su iniziativa dei collettivi chavisti, adesso in Venezuela è il momento di Vippo. Si tratta di un'applicazione telefonica con cui è possibile pagare, attraverso il terminale.
La testimonianza di una coppia ricoverata in Venezuela in un ospedale universitario di Caracas: hanno dovuto portare tutto da fuori. E ai medici lo stipendio di un anno non basta per comprare le gomme della macchina.