Un mio lettore mi scrive, che nel mio editoriale di ieri, riscontra nelle mie parole rabbia ecco cosa gli rispondo mi sento di condividerlo con voi perché credo che la mia rabbia sia la vostra
"Se verremo chiamati, siamo pronti. Non facciamo accordo partitici o politici, noi abbiamo un programma, chi condivide programma, chi ci sta bene. C'è una tradizione di sinistra che non vota o che guarda alla Lega e cercheremo di raccogliere queste forze". Lo afferma il segretario della Lega, Matteo Salvini in un punto stampa a Palazzo Lombardia a Milano con Roberto Maroni e Attilio Fontana.
Mentre in Italia il Partito Democratico raccoglie i cocci della disfatta elettorale, dall’estero arrivano i primi dati in controtendenza. Sia alla Camera sia al Senato, infatti, i connazionali delle quattro ripartizioni in cui è divisa la circoscrizione estero hanno votato in maggioranza per il PD.
L'addio del segretario sembrava imminente già in mattinata, ma ci sono state ore di riflessione col suo stato maggiore, poi il discorso. Che di fatto congela il passo indietro. E pone paletti sul futuro: "Noi all'opposizione, il prossimo segretario deve essere scelto con le primarie". Malumore nel partito. Zanda: "Non si danno dimissioni con manovre". Cuperlo: "Discorso assurdo, subito la direzione". Finocchiaro: "Dimissioni ma vanno annunciate, ma date". I renziani Ascani e Anzaldi contro chi attacca il leader: "Vogliono l'inciucio". Di Battista: "Renzi arrogante, frantuma il partito"
Il quadro politico del dopo voto. Due Italie. Come sempre. Questa volta, però, non a dimostrazione della parte “evoluta”, ricca, benpensante del Nord, né quella povera, bistrattata e socialmente al di sotto dei canoni di paragone con l’altra metà, il Sud.
Elezioni Politiche Venezuela - America Meridionale sez. 8 / 38 Camera alle 6 del mattino ora di Roma lo spoglio è lento a Castelnuovo di Porto e comunque anche se solo 8 sezioni già si intravede una tendenza che è confermata dal voto dell'America Meridionale le liste locali vincono in America Latina il Maie e Usei si alternano ad ogni aggiornamento in testa seguiti dal Partito Democratico e dal Centro destra.
"Siamo in questo festival surreale di proposte miracolose. Siamo arrivati al primato assoluto a livello globale: c'è un governo ombra presentato già prima delle elezioni. Mai visto prima". Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni alludendo ai 5Stelle al cinema Adriano con Matteo Renzi, Nicola Zingaretti e diversi parlamentari e ministri candidati a Roma tra cui Pier Carlo Padoan e Marianna Madia.
Primo incontro conoscitivo a Roma tra Luigi Di Maio e i componenti della sua potenziale squadra di governo. Il candidato premier 5 Stelle, a quanto si apprende da fonti M5S, ha riunito questa mattina i suoi candidati ministri, che saranno presentati ufficialmente alla stampa giovedì 1 marzo al Salone delle Fontane all'Eur. Intanto il Quirinale preferisce non esprimersi sull'arrivo della lista dei nomi della ipotetica squadra di governo del Movimento, anche per non interferire nella campagna elettorale in corso. La lista dovrebbe essere stata recapitata in giornata al segretario generale Ugo Zampetti via mail, come del resto aveva preannunciato lo stesso Luigi Di Maio nell'incontro avuto venerdì scorso al Colle.
Visite al funerale di Chavez, risoluzioni fatte votare dal Parlamento. E ancora: dichiarazioni surreali sul Venezuela come eldorado dove non esite la povertà. Nel programma e nella breve storia dei 5 Stelle c'è un'infatuazione per il bolivar-socialismo che ha messo in ginocchio il Paese centramericano che ora rantola nella miseria.