L'ex premier e leader del M5s: "Noi rispettiamo gli impegni internazionali, non li ho mai messi in dubbio, ma se questa curva la definiamo al 2030 definiamo un percorso di sostenibilità che fra alleati è comprensibile".
Il premier non intende recedere dalla necessità di arrivare all'incremento della spesa militare al 2% del Pil. Continua il braccio di ferro con il presidente del M5S, Giuseppe Conte.
Intanto il premier è al lavoro per rilanciare la strada del dialogo, cerca un contatto con il presidente russo Vladimir Putin, agendo sempre nel perimetro dell'alleanza atlantica.
I sì alla rielezione dell'ex presidente del Consiglio alla guida del MoVimento sono stati 55.618, i voti contrari 3.429. Hanno partecipato alla votazione 59.047 iscritti su 130.570 aventi diritto.
La richiesta di M5S punta a dilazionare nel tempo l'aumento degli investimenti per la difesa, rispettando comunque gli accordi presi con la Nato.
Il leader M5s Giuseppe Conte, alla vigilia del voto interno sulla sua leadership, avverte: "Se mi votate, sarò il presidente che dice 'no' a un aumento massiccio delle spese militari dello Stato, soprattutto in un momento del genere".
Il presidente della Commissione Esteri del Senato, che non vuole lasciare l'incarico, critica la scelta di ospitare in videoconferenza Zelensky in Parlamento, e chiede al suo partito di chiudere con il governo Draghi. L'ex premier: "Fraintende la linea del Movimento".
L'ex premier ha riunito i direttivi di Camera e Senato per provare ad appianare divergenze e ribadire la volontà di seguire un unico percorso condiviso.
Malumori serpeggiano all'interno dei gruppi parlamentari del Movimento 5 stelle che si sono manifestati nelle ultime ore con la proposta di un ordine del giorno sul Green Pass e la crisi sanitaria.
I legali del movimento 5 stelle nel corso di una riunione avrebbero concordato che le delibere sono valide in base al regolamento del 2018. Durato due ore e mezza l’incontro tra Grillo e Conte.