Il governo punta a un testo che colpisca chi pubblica conversazioni "irrilevanti". Nella maggioranza esistono però sensibilità differenti. Il Terzo Polo è con Nordio, il resto dell'opposizione lo attacca.
Il ministro della Giustizia alla kermesse per i 10 anni di Fratelli d'Italia in piazza del Popolo a Roma definisce "oggi incompatibile" la Carta con il nostro sistema giudiziario e con il diritto penale. "Occorre introdurre discrezionalità dell'azione penale, separazione delle carriere e definire i poteri del pubblico ministero".
Sul tavolo un decreto legge per mantenere il cosiddetto 'ergastolo ostativo' e il rinvio della riforma Cartabia. Per il coronavirus, verso lo stop alle multe ai non vaccinati fino al 30 giugno.
Rush finale al Senato per la riforma Cartabia, che 'smantella' quella del Guardasigilli M5s, Bonafede.
Si preannuncia una ripartenza post ferie 'delicata' per Parlamento e Governo, nel pieno della campagna elettorale per le amministrative e con il semestre bianco che potrebbe spingere le forze di maggioranza verso un 'liberi tutti' sui temi e i provvedimenti più 'spinosi' e divisivi.
FI, Lega e Coraggio Italia si sono astenuti su un odg di Fratelli d'Italia, con il parere contrario del governo. Libertà di coscienza per i deputati di Italia viva. Scintille tra Leu e renziani.
L'Aula della Camera ha bocciato l'ordine del giorno di Fratelli d'Italia sulla responsabilità diretta dei magistrati. I voti a favore sono stati 37, i contrari 220, 181 gli astenuti. Sull'odg il governo ha dato parere contrario. Un voto che ha spaccato la maggioranza, preceduto da un aspro dibattito in Aula della Camera, impegnata nelle votazioni degli odg sulla riforma del processo penale. Forza Italia, Lega e Coraggio Italia si sono astenuti, mentre Italia viva ha lasciato libertà di voto e Pd, M5s e Leu hanno votato contro.
Per due volte la maggioranza si spacca: prima su un ordine del giorno di FdI (bocciato) sulla responsabilità diretta dei magistrati, con Lega e Forza Italia che si astengono nonostante l'esecutivo avesse dato parere negativo. Poi il sì con 396 sì.
L'ex premier, prossima guida M5s, intervistato da La Stampa chiarisce "la fiducia è assicurata", sulla riforma della giustizia "servivano miglioramenti", mentre il reddito di cittadinanza "non si discute".
I voti a favore sono 462, i voti contrari 55 e 1 astenuto, nella prima votazione mentre nella seconda fiducia i sì sono stati 458 contro 46 contrari e un solo astenuto.
Il presidente del Consiglio nelle ultime 24 ore ha sentito tutti i leader della maggioranza, spingendo affinché si raggiunga una convergenza per evitare ulteriori dilazioni. Ieri Salvini ha prospettato il punto di caduta, ovvero inserire una lista di reati imprescrittibili, dai reati di mafia a quelli sulla violenza sessuali e sulla droga.