Delegazione del movimento islamista attesa al Cairo. Un funzionario: "Non ci sono problemi di rilievo sulla proposta" di Tel Aviv ed Egitto. Telefonata tra il presidente Usa e il premier israeliano per un ultimo tentativo di evitare l'offensiva su Rafah.
Media: l'offensiva di Tel Aviv dopo la Pasqua ebraica. Washington vuole evitare un allargamento del conflitto in Medio Oriente. Il Qatar minaccia il ritiro dai negoziati per la tregua.
L'Idf precisa che più di 300 sospetti sono stati interrogati e che almeno 160 di loro sono stati portati via per ulteriori accertamenti. Blinken oggi in Arabia Saudita per i colloqui sulla tregua.
Il premier ha poi rivendicato "con orgoglio il ruolo svolto dal governo" per portare l'Ucraina nell'Unione europea. Poi ha aggiunto che il "sacrificio di Navalny in nome delle libertà non sarà dimenticato".
Lo riferisce il canale Al Arabiya citando "un alto funzionario" dell'organizzazione. I rappresentanti del gruppo armato dovrebbero recarsi al Cairo nei prossimi giorni per discutere gli ultimi dettagli.
L'ipotesi ventilata e auspicata da Joe Biden non ha trovato compimento, con il fallimento di tutti i negoziati tra le parti in conflitto dal 7 ottobre scorso
Terzo giorno di colloqui ma i rappresentanti israeliani non si sono ancora presentati. Gli inviati di Hamas e degli Stati Uniti dovrebbero incontrarsi con i mediatori del Qatar e dell'Egitto per una tregua di sei settimane, lo scambio delle dozzine di ostaggi israeliani con centinaia di prigionieri palestinesi e il flusso di aiuti a Gaza.
Tregua lontana dopo che Tel Aviv ha disertato i colloqui al Cairo. Intanto, secondo l'emittente Channel 14, si sono dimessi Hagari, la 'voce' dei militari dall'inizio dell'offensiva, e altri funzionari del settore media ad Ankara.
Una delegazione del movimento islamista è nella capitale egiziana per i negoziati anche sullo scambio degli ostaggi. Ma Tel Aviv replica: non abbiamo motivi per esserci.