Dati corretti per il calendario e destagionalizzati. Si tratta del calo più forte dall'inizio delle rilevazioni nel 1995. 'In Italia come all'estero, effetto crisi Covid. Caduta secondo trimestre analoga a quella principali economie', spiega l'Istat. Poi ancora: 'In contrazione tutti i comparti dell'economia'. A luglio rallentano i prezzi del carrello della spesa. L'inflazione continua a scendere.
Sono quasi 1,7 milioni le famiglie in condizione di povertà assoluta con una incidenza pari al 6,4% (7,0% nel 2018), per un numero complessivo di quasi 4,6 milioni di individui (7,7% del totale, 8,4% nel 2018). Lo rileva l'Istat nelle sue statistiche sulla povertà nel 2019.
Istat: nel primo trimestre, in forte diminuzione i contratti a termine (-123mila). Gli inattivi non hanno cercato lavoro a causa dell'emergenza sanitaria. Inail: +3.600 contagiati sul lavoro dopo il lockdown.
Secondo i dati dell'Istat, la produzione a novembre è calata dello 0,6% rispetto allo scorso anno, anche se si registra un lieve aumento rispetto a ottobre (o,1%)
ROMA – “Il declino demografico è dovuto al saldo naturale sempre più negativo per effetto della diminuzione delle nascite e dell’aumento tendenziale dei decessi; secondo i dati provvisori relativi al 2018 sono stati iscritti in anagrafe per nascita oltre 439 mila bambini, quasi 140 mila in meno rispetto al 2008, mentre i cancellati per decesso sono poco più di 633 mila, circa 50 mila in più”.
Brusca frenata dell'inflazione a dicembre: secondo le stime preliminari dell'Istat, i prezzi al consumo sono diminuiti dello 0,1% rispetto al mese precedente, segnando una variazione tendenziale di +1,1%, decisamente più bassa rispetto al +1,6% di novembre.
L'Istat mette in guardia sulla crescita. Nel terzo trimestre l’economia italiana ha registrato una battuta d’arresto e per il quarto sarebbe necessaria una variazione congiunturale del Pil pari a +0,4% per raggiungere gli obiettivi presenti nella Nota di aggiornamento al Def. E' quanto rileva l'Istituto nazionale di statistica in audizione alla Camera sulla manovra.
È l’ennesima stortura di un mondo del lavoro precarizzato ai limiti della sopportazione. E forse anche oltre. Se lavori otto ore al giorno rischi comunque di essere povero: secondo i dati Eurostat, in questa disumana classifica l’Italia si posiziona al primo posto con più di tre milioni di lavoratori a rischio, seguita da Spagna con 2,9 milioni e Romania con 1,6 milioni.
Sale la speranza di vita ma calano le nascite. E, se i matrimoni tornano a crescere, i divorzi aumentano ancora di più