"Dovevamo scegliere da che parte stare della storia. Nasce un nuovo gruppo parlamentare. Già una sessantina i firmatari di "Insieme per il futuro". M5s: "Restiamo al governo".
Il premier nel suo intervento in vista del Consiglio europeo spiega come serva "un intervento Onu sul blocco del grano che sta creando una crisi umanitaria straordinaria". Poi ribadisce l'utilità delle sanzioni, "stanno funzionando", e l'accertamento delle responsabilità dei crimini di guerra, "saranno puniti" Il discorso del capo del Governo è un passaggio delicato per le tensioni interne nel M5S.
I contiani ritengono che Di Maio stia cercando lo strappo nascondendo il vero nodo del contendere. I fedelissimi del ministro degli Esteri pensano che l'atteggiamento di Conte sia una sorta di harakiri e che si ponga contro la posizione portata avanti dall'intero esecutivo. A essere a rischio è la tenuta del governo.
Resta il nodo sull'invio di altre armi a Kiev, martedì al Senato possibile conta nelle votazioni al testo. I pentastellati chiedono di inserire la de-escalation militare e assicurano che "non e' in discussione la lealta' verso la Ue e l'Alleanza". Pd: "No a fughe in avanti". L'ambasciatore russo Razov: in Italia non tutti d'accordo sull'invio di armi.
Scontro nel partito, interviene Grillo. Cubeddu all’AGI: "L'ex premier più democratico del ministro degli Esteri". Nocerino: "Se Luigi volesse potrebbe ripresentarsi".
Nei Palazzi della politica l'ipotesi di una eventuale formazione di un soggetto politico che abbracci poi un'area trasversale comprendente i ministri governisti di FI e perfino quelli della Lega, è diventata materia di discussione ancor di più delle differenti divisioni tra il ministrio degli Esteri e Conte.
In 'chiaro' tutti lo negano, ma nel MoVimento 5 Stelle, dopo le amministrative, è caos. Voci insistenti parlano di defezioni. E anche 'Rousseau' di Casaleggio, con cui è stata rottura, non le manda a dire. È il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a rompere un silenzio, durato, secondo molti, anche troppo.
Una preoccupazione legata anche a quello che faranno Di Maio e Grillo qualora il pronunciamento del tribunale di Napoli dovesse portare ad una nuova sospensiva dei vertici e all'annullamento dell'ultimo voto sulle regole interne.
Il ministro degli Esteri consiglia "prudenza": "La guerra non è un tema da tour estivo". Il capo del Carroccio: "Sulla pace non mollo. Dispiaciuto che a sinistra ci si divida su temi che dovrebbero unire".
Il ministero deglo Esteri di Mosca sostiene di non averlo mai ricevuto, ma Dmitry Medvedev dice che sembra un "flusso di coscienza" e avverte che "l'idea di una completa autonomia della Crimea come parte dell'Ucraina sarebbe causa di una guerra a pieno titolo."