ROMA – In uno scenario sempre più teso verso il voto del 30 luglio per la nuova Assemblea costituente, continua il muro contro muro tra il presidente venezuelano Nicolas Maduro e i partiti di opposizione.
Ancora violenza in Venezuela. Almeno due persone sono state uccise domenica durante le operazioni di voto per il referendum non ufficiale indetto dall'opposizione per protestare contro il piano del presidente Nicolas Maduro di riscrivere la costituzione.
Sarà stato il frutto delle pressioni dei grandi della terra, a margine del G20, con i leader di Spagna, Argentina, Messico e Brasile, Mariano Rajoy, Mauricio Macri, Enrique Peña Nieto e Michel Temer a determinare la scarcerazione di Leopoldo López?
Con questo titolo apre il Corriere della Sera con un articolo di Sara Gandolfi. Un fatto è davvero evidente, e lo vorremmo fosse per quanti ancora credono che il Venezuela sia un paese socialista, che la deriva di Maduro assomiglia più a Erdogan che al ricordo di Simon Bolivar.
Trasmettere le notizie usando una sagoma di cartone, due telecamere, un paio di telefonini e i mezzi pubblici. Così alcuni giornalisti e artisti venezuelani hanno trovato un modo efficace per combattere la censura mediatica imposta dal regime di Nicolas Maduro.
La rassegna stampa che presentiamo parte da questa notizia che apprendiamo dalla Stampa di Torino e dalla quale prendiamo titolo e foto
Roma - La nostra rassegna stampa di oggi sul Venezuela non può non partire che dal telegiornale serale de la 7 che ha dato, con un ampio servizio, la notizia della marcia di Caracas delle donne contro Maduro, lo facciamo persino per enfatizzare il ruolo dell'informazione sulle vicende venezuelane.
Passata fra i media italiani come una protesta politica dell'opposizione, c'è Luciano Capone del Foglio, dal quale prendiamo il titolo, che parla oggi di un silenzio colpevole della sinistra.
Caracas (Venezuela) - Un grupo de manifestantes que bloquearon un tramo de la avenida Francisco Miranda, al este de Caracas, fueron reprimidos hoy por efectivos policiales con balas de goma.