L'ex premier attende la 'replica' di Grillo e assicura, "non fonderò un mio partito". "Se i 5 stelle iniziano a farsi i dispetti, votandosi contro a scrutinio segreto, è un casino", è il timore del leader leghista, che rilancia la federazione di centrodestra.
A Palazzo Chigi, un'ora e mezzo di colloquio tra il presidente del Consiglio e il segretario leghista.
Il leader della Lega sta incontrando i potenziali candidati espressione del mondo civico in vista delle elezioni comunali ed ha lanciato l'idea di federare entro giugno le forze di centrodestra dell'attuale maggioranza di governo.
Un aiuto ai sindaci per rilanciare l'Italia o un favore alle mafie. Tra questi due opposti si sviluppa il dibattito attorno al decreto semplificazioni atteso all'esame del Consiglio dei Ministri che si potrebbe riunire già domani.
La Lega assicura che non si tratta di un modo per mettere in difficoltà il governo Draghi, ma Enrico Letta torna a invitarlo ad "accomodarsi fuori dall'esecutivo" se non è disposto a sostenerne le posizioni. "Siamo i suoi alleati più leali" è la replica del leader del Carroccio.
Dopo 90 minuti di camera di consiglio il gup di Catania Nunzio Sarpietro ha stabilito che l'operato dell'ex ministro dell'Interno è stata una legittima conseguenza di insindacabili scelte politiche e pertanto non costituisce reato.