Inizia il Congresso del Partito Conservatore, con una premier indebolita dal no della Ue al suo piano per il confine tra Irlanda e Irlanda del Nord, che era stato avversato anche dall'ala dura guidata dall'ex ministro degli Esteri in quanto troppo morbido. Lo scontro con Bruxelles favorisce Johnson, che ormai non fa più mistero di voler prendere il posto di May a Downing Street
Il Regno Unito uscirà dall'Unione Europea alle 23 (ora di Greenwich) del 29 marzo 2019. A scriverlo, "nero su bianco", è la premier britannica Theresa May, che in un intervento sul Telegraph annuncia la presentazione di un emendamento alla proposta di legge per l'Uscita dalla Ue (EU Withdrawal Bill), che stabilisce l'ora e la data esatta della Brexit.
Quest'estate i leader europei si concederanno poco riposo: tra emergenza migranti, attacchi terroristici e crisi di popolarità, in molti hanno ritenuto non fosse il caso di staccare la spina troppo a lungo con vacanze esotiche e durature.
A quattro giorni dall’incendio che ha completamente distrutto la Grenfell Towe di Londra, la lista delle vittime segna 30 morti accertati ma almeno 70 persone risultano ancora disperse, e la rabbia popolare non accenna a sgonfiarsi.
Il partito conservatore della premier Theresa May ha vinto le elezioni ma non è riuscito a conquistare la maggioranza assoluta in Parlamento, necessaria a governare il Paese.
Banksy, lo street artist inglese più famoso al mondo, ha promesso una stampa in edizione limitata a tutti gli abitanti di Bristol che giovedì 8 giugno voteranno contro il partito conservatore della premier Theresa May, in vantaggio secondo i sondaggi.
Tre attacchi: un furgone sui passanti sul London Bridge; i tre occupanti che, armati di coltelli, aggrediscono altre 7 persone, tre delle quali vengono sgozzate.