Veltroni, Bersani, Renzi, ora Zingaretti: quattro segretari costretti all'abbandono in 14 anni di storia. E il passato riemerge per dire: "Ve lo avevamo detto".
La parola passa all'assemblea del partito convocata per il 13 e 14 marzo: dovrà votare sulla decisione del segretario . Oltre 100 mila like al tweet di Giuseppe Conte: "Dispiaciuto per questa decisione, evidentemente sofferta".
"Da 20 giorni nel partito si parla solo di poltrone e primarie, mi vergogno Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità! "Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie quando esplode la terza ondata del Covid". Lo scrive su Facebook Nicola Zingaretti annunciando le dimissioni dalla segreteria del Partito.
L'esponente della Direzione nazionale chiede una discussione nell'Assemblea nazionale dei prossimi giorni, prima del congresso. Nel partito - afferma - "mai c’è stato un ruolo così decisivo delle minoranze, forse non ricordano i tempi di Renzi". E sulle alleanze invita a guardare nel M5s
Il premier tiene alle 10 le sue dichiarazioni programmatiche. Alle 22 si vota la fiducia al governo, poi domani alla Camera. Ma c'è il nodo delle liti tra i partiti. Salvini: 'L'euro non è irreversibile'. Zingaretti: 'Mai più guerriglia quotidiana, ma basta frasi così'.
Draghi prepara il discorso alle Camera ma c'è il nodo delle liti tra i partiti. Mercoledì sarà al Senato e giovedì alla Camera. Venerdì il debutto sulla scena internazionale come premier con la riunione da remoto dei leader del G7
Si studia una "camera di compensazione" dei leader.Tensione sui sottosegretari. Il premier prepara il discorso in vista della fiducia di mercoledì al Senato e giovedì alla Camera. Venerdì il debutto sulla scena internazionale come premier con la riunione da remoto dei leader del G7.
"Abbiamo espresso a Draghi piena disponibilità a concorrere al tentativo per un governo del Paese". Lo ha detto Nicola Zingaretti dopo le consultazioni con il premier incaricato. Seconda giornata delle consultazioni iniziata alle 11 per il premier incaricato Mario Draghi, che lavora alla formazione del nuovo governo. Tra gli incontri fissati oggi dall'ex presidente Bce, quelli con Italia Viva, Fratelli d'Italia, Pd e Forza Italia, che rinuncia alla presenza di Silvio Berlusconi a scopo precauzionale.
Le consultazioni del presidente della Camera riprendono alle 10. Il leader di Italia Viva: 'A Fico non abbiamo fatto alcun nome, i nomi vengono dopo prima i contenuti'. Crimi: 'Conte premier è indiscutibile, accantonare il Mes, il tema è divisivo. Affrontare questa sfida con le forze che hanno composto la maggioranza'. Zingaretti: 'Programma vincolante e strategico. Confronto non strumentale'