L'annuncio alla fine di una riunione dei rappresentanti della coalizione. Sfiderà Fontana e Moratti alle regionali del 2023.L'ex assessore milanese si è detto "onorato e emozionato" e convinto che sia possibile "battere la destra di Fontana".
Il sorpasso è la principale evidenza nella Supermedia dei sondaggi politici di questa settimana. Fratelli d'Italia con il 29,1% dei consensi si conferma sempre di più il primo partito, avvicinandosi sempre più alla soglia psicologica del 30%.
Sarà la direzione regionale del Pd Lazio di martedì a decidere se procedere con le primarie o, quanto sembra più probabile, convergere unitariamente su D'Amato. Il nome dell'assessore alla Sanità del Lazio della Giunta Zingaretti piace anche a Calenda che lo ha portato avanti ancor prima che il Pd trovasse un accordo al suo interno.
Tensione in direzione, dove è stato chiesto maggiore spazio nelle liste. Ok della direzione del partito ad un congresso costituente da concludere entro l'inverno o all'inizio della primavera.
La prima seduta di Camera e Senato è convocata per giovedì 13 ottobre, ma già da lunedì prossimo deputati e senatori, soprattutto quelli eletti per la prima volta, varcheranno i portoni dei due palazzi per l'adempimento delle incombenze burocratiche (dalla registrazione alla foto per il tesserino parlamentare fino all'assegnazione dell'account personale).
La sconfitta elettorale del 25 settembre ha convinto il segretario dem Enrico Letta ad annunciare un passo indietro e ad avviare una vera rifondazione , a cominciare dal nome del partito.
Il governatore dell'Emilia Romagna rifiuta una discussione sui nomi: "Non è questo il momento". "Non mi rassegno al fatto che sia la destra a raccogliere il disagio sociale o le paure dei cittadini più fragili".
Il Movimento, guidato da Conte, si posiziona come terzo partito a livello nazionale, con la probabile buona affermazione in alcuni collegi uninominali del Sud, primo fra tutti quello di Napoli Fuorigrotta, dove l'ex-ministro dell'Ambiente Sergio Costa, potrebbe infliggere una severa sconfitta a Luigi di Maio.
Il segretario del Partito democratico prepara il gran finale della corsa verso il voto in Piazza del Popolo e si rende disponibile anche a fare il presidente del consiglio: con la legge elettorale in vigore e, soprattutto, con le incertezze circa il 'peso' elettorale delle forze in campo.
La leader di FdI: il clima della campagna è aggressivo, Pd partito estremista. "Fascismo male assoluto? Non mi dissociai". Il leader dem le replica: "Hai una visione provinciale, gli interessi dell'Italia si difendono nell'Ue".