ANNO XVIII Dicembre 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Emergenza Brindisi, la Regione accoglie la richiesta della Puglia: in poche settimane verranno smaltite 20mila tonnellate di rifiuti

Gazzolo: “Scelta di solidarietà istituzionale d'intesa coi territori. Lo scorso anno dicemmo sì alla Liguria"

L’Emilia-Romagna va in soccorso della Puglia. La Regione, d’accordo con gli Enti locali interessati, ha deciso di accogliere 20 mila tonnellate di rifiuti urbani che non possono essere conferite all’impianto brindisino di Pandi, sottoposto nei giorni scorsi a sequestro dall’autorità giudiziaria.

L’aiuto sarà limitato al tempo strettamente necessario: dal 12 luglio alla prima settimana di settembre. Saranno i termovalorizzatori di Bologna e Ferrara, scelti in base all'analisi dei flussi e delle dotazioni impiantistiche regionali, ad accogliere i rifiuti, per un quantitativo massimo di 20 mila tonnellate, che rientra comunque nei limiti provinciali autorizzati. In particolare, 8 mila sono destinate all’impianto bolognese e 12 mila a quello ferrarese; complessivamente, si tratta quindi di circa 400 tonnellate al giorno, per 6 giorni alla settimana.

Dal punto di vista economico, la Puglia trasferirà ai Comuni di Bologna e Ferrara i proventi della tassazione ordinaria sui rifiuti prevista per i cittadini, più un ristoro ambientale di 14 euro a tonnellata. 

Il commento

 “Abbiamo fatto una scelta di solidarietà istituzionale- spiega l'assessore regionale alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo- per aiutare una Regione che si trova in difficoltà. La richiesta è giunta espressamente dal presidente, Michele Emiliano, per far fronte a un’emergenza vera, poiché in Puglia non sono presenti soluzioni alternative in grado di supplire alla chiusura dell’impianto. Come l’anno scorso avvenne per la Liguria, anche in questo caso si tratta di una nostra disponibilità limitata a poche settimane e a quantitativi ridotti, e il provvedimento non sarà reiterabile. Come abbiamo sempre detto- aggiunge Gazzolo- mettendolo anche nero su bianco nel Piano di gestione approvato in maggio, accettiamo rifiuti da altri territori solo in caso di emergenza conclamata e per brevi periodi".  
 "La decisione è stata assunta d'intesa con i territori e sono stati informati i capigruppo dell’Assemblea legislativa- prosegue Gazzolo-. Siamo orgogliosi di essere, nella gestione dei rifiuti, una delle Regioni più virtuose in Italia, e con la nuova legge ci siamo dati obiettivi ancor più ambiziosi di quelli richiesti dall’Unione europea su prevenzione, smaltimento e recupero. Adesso è il momento di mettere un po’ della nostra capacità a servizio di una Regione che ha già avviato un percorso anch’esso virtuoso per ridurre la produzione di rifiuti e incrementare la raccolta differenziata”. 

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Mercoledì, 06 Luglio 2016 00:00

Bari - Rifiuti, scongiurata l'ecotassa 2016

Oggi, l'assessore all'ambiente Pietro Petruzzelli ha reso noti i dati percentuali della raccolta differenziata alla data del 30 giugno 2016, data ultima per raggiungere l'obiettivo utile per esentare il comune di Bari dall'aumento dell'ecotassa regionale.

Per il secondo anno consecutivo i cittadini di Bari non pagheranno l'aumento dell'ecotassa grazie alla loro collaborazione e ai comportamenti virtuosi adottati rispetto alla raccolta differenziata che al 30 giugno 2016 ha registrato il 43,91%, dato che registra una crescita di 8 punti circa, superando i 5 punti richiesti. A novembre del 2015 infatti, il dato validato dalla Regione sulla raccolta differenziata era pari al 35,93%, ed entro il 30 giugno si sarebbe dovuta dimostrare la crescita di 5 punti percentuali, raggiungendo almeno il 40,93.

"Questo dato è la testimonianza che i baresi stanno cambiando le loro abitudini - commenta l'assessore all'ambiente Petruzzelli - Negli ultimi 7 mesi la raccolta differenziata è cresciuta di oltre 8 punti, e negli ultimi due anni, siamo cresciuti di oltre 16 punti percentuali (27,49% - 43,91%). Questo risultato è ancora più incoraggiante perché raggiunto ancora prima di aver introdotto il sistema di raccolta porta a porta che comincerà in una serie di quartieri entro la fine dell'anno. Non deve essere sottovalutato il fatto che questo risultato permetterà al Comune di Bari di risparmiare circa 1,5 milioni di euro che avremmo speso a causa dell'aumento paventato di circa 15 euro per ogni tonnellata conferita in discarica. Con la raccolta differenziata però si può risparmiare ancora di più sulla tassa sui rifiuti, perché nell'ultima manovra tributaria è stato confermato lo sconto del 25 sulla parte variabile della TARI per le famiglie baresi che vivono nei quartieri che superano il 50% di raccolta differenziata. Voglio ringraziare tutti i cittadini per gli sforzi compiuti e per la determinazione che stanno dimostrando nel provare a cambiare le loro abitudini sulla raccolta dei rifiuti. Ovviamente siamo consapevoli che dobbiamo fare ancora tanti passi in avanti per rendere il servizio dell'AMIU efficiente e per contrastare tanti comportamenti incivili che purtroppo sporcano la città in cui viviamo tutti, ma questa è la strada che dobbiamo e possiamo percorrere insieme. Dai dati che abbiamo esaminato si conferma la straordinaria prestazione nella raccolta di carta e cartone, raggiungendo le 2800 tonnellate, nel solo mese di giugno, per una percentuale che si attesta sul 17%, regalando a Bari il primato del sud Italia come certifica COMIECO, mentre possiamo fare ancora molto sulla frazione organica, che nonostante la crescita (giugno 2016 circa 2000 tonnellate - pari a circa il 12%), siamo ancora fortemente limitati dalla carenza di impianti sul territorio. Gap che colmeremo con la realizzazione dell'impianto di compostaggio dell'Amiu. La nota dolente che si può estrapolare dai dati consegnatici è la produzione pro capite giornaliera di rifiuti dei baresi che è pari a quasi 1,7 kg, rispetto alla media regionale di 1,2Kg. Questo dato, che si attesta su 58 tonnellate di rifiuti raccolti complessivamente in un anno, purtroppo conferma il fenomeno della migrazione dei rifiuti che sembrerebbe in crescita tanto da stimare la presenza di un'altra città, delle dimensioni di Foggia, all'interno di Bari. Anche per questo stiamo progressivamente eliminando i cassonetti dalle complanari e dalle zone di accesso alla città dei pendolari. Infine per incentivare e stimolare il comportamento virtuoso dei baresi e per dare una risposta immediata a questo cambio di passo, chiederò all'AMIU di potenziare gli svuotamenti dei cassonetti per la raccolta della plastica fino a 4 volte alla settimana e di aumentare il lavaggio delle strade e delle limitrofe ai cassonetti".

"La percentuale elevata di differenziata raggiunta non è un punto di arrivo, ma un altro gradino di una crescita continua, che negli ultimi due anni ha permesso praticamente di raddoppiare le percentuali - commenta il presidente dell'Amiu Gianfranco Grandaliano -. Siamo coscienti che il servizio può e deve sempre essere migliorato, ma i progressi sono evidenti e certificati dai numeri. Tuttavia il maggior merito è dei cittadini baresi, che con costanza si stanno abituando a differenziare, risparmiando risorse economiche e facendo del bene all'ambiente. Se oggi, tra le GWEN GLI AMICI DI SPINO per Agoràgrandi città metropolitane, non solo del Mezzogiorno, Bari è un esempio virtuoso di crescita, lo dobbiamo alla collaborazione con i baresi per bene, che rispettano le regole e la città. Ora non dobbiamo mollare e cercare di migliorare ulteriormente, anche se l'asticella è sempre più alta e sarà sempre più difficile farlo, ma sono certo che tutti sapremo essere all'altezza della situazione e degli obiettivi ambiziosi che ci attendono".

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Questa mattina l’Assemblea dei soci di Acquedotto Pugliese SpA ha approvato il bilancio civilistico, il bilancio consolidato del gruppo e il bilancio di sostenibilità al 31 dicembre 2015. Il bilancio consolidato 2015 presenta un utile netto pari a Euro 15 milioni, ricavi per Euro 519 milioni e Margine Operativo Lordo (MOL) per Euro 175 milioni. Il valore della produzione, 519 milioni di Euro, è cresciuto di oltre l’8% rispetto al 2014. Con riferimento ai ricavi, è opportuno ricordare che la tariffa del Servizio Idrico Integrato è definita, a livello locale, dall’Ente di governo dell’ATO (in Puglia l’Autorità Idrica Pugliese) e, a livello nazionale, dall’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) in base al principio del full cost recovery, cioè del riconoscimento dei costi efficientabili e non, compresi gli oneri finanziari e fiscali, sostenuti dal gestore per lo svolgimento del Servizio Idrico Integrato. La capacità dei singoli gestori di conseguire utili di bilancio, come nel caso dell’Acquedotto Pugliese, dipende pertanto dalla maggiore o minore efficienza gestionale degli stessi. Tale maggiore efficienza si ripercuote con miglioramenti delle tariffe da applicare all’utenza negli anni futuri. I costi diretti di gestione sono cresciuti di Euro 6,1 milioni di Euro circa. Nonostante i minori costi energetici, pari a Euro 2,2 milioni, i maggiori costi derivano essenzialmente dall’incremento dalle spese di smaltimento dei fanghi di depurazione e potabilizzazione per Euro 7 milioni circa. In particolare, l’incremento dei costi per smaltimento dei fanghi di depurazione derivano dalle maggiori tonnellate smaltite, dal diverso mix di smaltimento (nel 2015 il 26% dei fanghi sono stati smaltiti in agricoltura, il 71% in compostaggio e la restante parte in discarica) e dall'incremento del prezzo medio di smaltimento. Il costo del lavoro è aumentato di circa 4,7 milioni di Euro rispetto al 2014, per effetto dell’assunzione di nuovo personale per il raggiungimento di migliori standard di qualità del servizio e del rinnovo contrattuale. In termini percentuali diminuisce la sua incidenza sul valore della produzione, passando dal 19,9% al 19,2%. In particolare, si evidenzia che l’incidenza dei margini di contribuzione sul valore della produzione, sono migliorati sensibilmente nel 2015, ad esclusione dell’utile operativo netto, che in termini assoluti si mantiene sostanzialmente in linea con il 2014: • Margine di contribuzione dal 60% nel 2014 al 62% nel 2015; Valore aggiunto dal 51% nel 2014 al 53% nel 2015; • MOL dal 31% nel 2014 al 34% nel 2015;• Utile operativo netto dal 9% nel 2014 al 9% nel 2015.

L’utile netto per l’anno 2015 ammonta a 15 milioni di Euro. In forza di quanto previsto dal vigente Statuto (Art. 32), lo stesso è destinato per il 90% “ad una maggiore patrimonializzazione della società a sostegno della realizzazione di investimenti previsti nei programmi annuali e pluriennali di volta in volta predisposti dall'organo amministrativo nonché per il miglioramento della qualità del servizio”. Alla maggiore patrimonializzazione della società corrisponde quindi una pari maggiore capacità di autofinanziamento dei cospicui investimenti realizzati e programmati e dunque un minore indebitamento della stessa Società, ad esclusivo vantaggio del socio unico Regione Puglia, e pertanto di tutti i cittadini pugliesi.

 

Gli investimenti realizzati nel 2015 dal gruppo, al lordo dei finanziamenti con fondi pubblici, ammontano a Euro 150 milioni. Molteplici gli interventi nel comparto depurativo realizzati ed in via di realizzazione che prevedono il potenziamento di circa un terzo degli impianti gestiti dall’Acquedotto Pugliese e di alcuni recapiti finali con l’obiettivo di incrementare la capacità di trattamento del Servizio Idrico Integrato di otre 900.000 abitanti equivalenti.

Nel 2015 la posizione finanziaria netta è migliorata di 82 milioni di Euro rispetto al 2014, attestandosi a 141 milioni.

Il Gruppo nel corso del 2015 ha confermato l’efficacia del proprio Sistema di Gestione Integrato, mantenendo e consolidando le certificazioni di qualità.

Si segnala in particolare, l’estensione della certificazione UNI EN ISO 14001:2004 per gli impianti di potabilizzazione del Fortore e del Pertusillo e per diversi depuratori (tra questi, Gallipoli e Foggia).

Predisposto, inoltre, un progetto per l’implementazione entro il 2016, di un Sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro, in conformità agli standard OHSAS 18001:2007.

Il 2015 si è caratterizzato, inoltre, per una serie di azioni volte al miglioramento del rapporto con la clientela. Rientrano tra queste: l’introduzione di un nuovo numero verde, l’introduzione di un ulteriore canale di contatto on line innovativo (AQPrisponde), il potenziamento del servizio di contact center.

Il Bilancio di Sostenibilità 2015 di Acquedotto Pugliese è il secondo della Società redatto secondo le norme del Global Reporting Iniziative, ed in particolare seguendo lo standard "G4 Sustainability Reporting Guidelines”.

Migliorare la qualità del servizio, implementare sistemi innovativi di gestione, sviluppare le competenze, sostenere le utenze deboli, tutelare l’ambiente e la risorsa, sono alcuni tra gli obiettivi di sostenibilità che trovano ospitalità nel documento.

Nel 2015 il valore aggiunto globale lordo distribuito è stato di 242 milioni di Euro, di cui circa 23 milioni alla comunità e 21 milioni alle Amministrazioni pubbliche.

Dal documento, emerge che gli investimenti realizzati da AQP, oltre a consentire il raggiungimento degli obiettivi per i quali sono stati previsti, hanno determinato un beneficio indiretto per la collettività, quantificabile per il solo 2015, in oltre 1.766 milioni di Euro.

acquedotto

pugliese

l'acqua, bene comune

"Siamo consapevoli - si legge nella lettera agli stakeholder del Presidente De Sanctis - che la Sostenibilità costituisca da sempre un elemento chiave dei valori e dei principi della

Società, che da sempre svolge un ruolo fondamentale nella gestione di un bene prezioso e limitato come l’acqua, ruolo che è testimoniato dal costante impegno per tutela del territorio, per l’efficienza energetica e la salvaguardia ambientale, il dialogo costante con le comunità ed i territori nei quali opera”.

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Sabato 19 Settembre 2015 in Piazza Immacolata a Taranto

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Comunicato della Regione Puglia 

Conclusione positiva per il tavolo sull’istituto musicale “Paisiello” di Taranto che si è tenuto presso la Provincia. Alla presenza del sottosegretario all’Istruzione Angela D’Onghia, del presidente della Provincia Tamburrano, del capo di Gabinetto del presidente Emiliano, Claudio Stefanazzi e dell’assessore regionale Gianni Liviano, la riunione di oggi ha sbloccato la questione relativa alla mobilità del personale, che avrebbe pregiudicato l’avvio dell’anno scolastico e quindi messo in pericolo l’esistenza stessa dell’istituzione.

Come si ricorderà, la Regione e il Ministero della Pubblica Istruzione avevano deliberato di erogare una tantum un milione di euro a testa per garantire la prosecuzione delle attività, in vista della statalizzazione del “Paisiello” che dovrà passare dalla Provincia al Ministero, diventando così un vero conservatorio di musica. La Provincia ha però finora mantenuto la decisione di mandare in mobilità il personale, in massima parte composto da docenti.

La revoca della mobilità era però uno degli impegni che avrebbero consentito lo sblocco dei fondi di Regione e Ministero. L’impasse è stata risolta oggi con l’impegno della Provincia al ritiro delle procedure di mobilità che consente così la continuità nei rapporti di lavoro. Il presidente Emiliano e l’assessore Liviano hanno commentato positivamente i risultati della riunione di oggi a Taranto e hanno ringraziato tutte le parti in campo che hanno consentito lo sblocco e la risoluzione della vertenza. La vertenza Paisiello – hanno concluso – potrebbe rappresentare un utile banco di prova per la collaborazione interistituzionale nella risoluzione di questioni relative alla legge “Del Rio” e al personale proveniente dalle Province".

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La Regione Puglia in un avviso pubblico di questi giorni chiede di presentare proposte progettuali finalizzate alla definizione della

PROGRAMMAZIONE PUGLIA SOUNDS EXPORT 2016

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Giovedì, 03 Settembre 2015 07:09

Verdi Manduria: depuratore, anno zero?

La notizia che alcuni Consiglieri regionali della fascia Jonica si incontreranno venerdì prossimo a Bari con i vertici dell’Assessorato ai L.L. Pubblici e di Aqp per approfondire la questione del depuratore di Manduria, se da un lato ci rassicura circa l’interesse che i suddetti Consiglieri nutrono per la vicenda, dall’altro non può non destare in noi molte perplessità.

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Sarà formalizzato martedì 1 settembre, alle ore 15.30 a Taranto, in Prefettura, l'accordo tra Ministero della Pubblica istruzione, Regione Puglia e Provincia di Taranto che consentirà all'istituto musicale Paisiello di continuare la sua importante presenza didattico-culturale sul territorio.

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“In Puglia serve una seria azione di approfondimento e riordino del settore turistico, che punti alla valorizzazione del territorio e delle professionalità che vi lavorano.

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La Puglia ha bisogno di un Assessorato alla Terza Rivoluzione Industriale, non di nomine arbitrarie su assessorati superati 

Il Presidente della regione Puglia Emiliano ha nominato assessori all'ambiente, all'agricoltura, e al personale tre neo elette del Movimento 5 Stelle (che hanno rifiutato).

La rete dei Gruppi Zero pugliesi, propone di superare la logica degli assessorati tradizionali e di procedere a una riforma amministrativa per la creazione di un Assessorato alla Terza Rivoluzione Industriale come nella Regione Francese del Nord Pas de Calais, e di procedere alle relative nomine con criteri di selezione oggettivi e meritocratici..

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