Ilva, naufragio italiano mentre l'Ue indaga sull'accordo con Mittal. E Renzi ha pure il coraggio di venire a Taranto. Anzi...di girarci attorno! A Bruxelles le indagini proseguono mentre a Roma tutto è di nuovo in alto mare. Renzi oggi (ieri ndr) sarà in provincia di Taranto per celebrare il doppio fallimento targato Ilva?
Come titola la Repubblica Gli avversari di Renzi non sono quelli andati via. Io sono come l’angelino dei detersivi, quello di Carosello che, pur avvertito di non intromettersi, finisce invece per farlo sempre finendo per inzaccherarsi tutto.
Il finanziamento è stato richiesto dal 61% degli aventi diritto. Sui 290 milioni stanziati ne sono stati spesi 114. Un'inchiesta di Repubblica
Il segretario nazionale del Partito Democratico Matteo Renzi sarà ospite a Lecce, nell'ambito delle iniziative "I Dialoghi de La Puglia in più", per presentare il suo ultimo libro "Avanti, perché l’Italia non si ferma”, edito da la Feltrinelli.
"In questi giorni da destra mi hanno descritto come il cattolico terzomondista che si oppone alla linea di quelli 'legge e ordine'. Ecco questo mi ha dato fastidio. Io rispetto la legge dello Stato. Lavoro per l'ordine e la sicurezza.
ROMA – “Pugno di ferro? Faccia di bronzo!“. Cosi’ Luigi Di Maio (m5s), vicepresidente della Camera, replica alle parole del segretario del Pd Matteo Renzi.
“Ho lavorato con entrambi e posso testimoniare che con loro si lavora benissimo. Vede, a volte i confini delle appartenenze dividono delle persone che sono fatte per stare dalla stessa parte. Vale anche per Renzi e Berlusconi”.
I retroscena pubblicati dai quotidiani oggi parlano di una telefonata tra il premier Paolo Gentiloni e il leader del Pd Matteo Renzi. “Votare questa legge (lo Ius Soli, ndr)
Matteo Renzi ed Enrico Letta se le sono date a distanza nelle ultime ore senza tanti scupoli e sempre per via di quella 'staffetta' a Palazzo Chigi tra i due premier del Pd su cui Renzi è tornato ieri.
Se Matteo Renzi intende tirare dritto sullo ius soli, il premier Paolo Gentiloni frena. E la ragione sono i numeri. Sempre più senatori verdiniani stanno tornando all'ovile, ovvero Forza Italia, e la posizione degli alfaniani su un tema così sensibile per l'opinione pubblica sta diventando sfuggente.