ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

«Nessuna parafrasi dai celebri indifferenti di Moravia,» osserva nel commento critico Pierangelo Miani (uno dei due migliori editor d'Europa), «benché l’intero romanzo suggerisca un’acuta metafora sociale: se quasi un secolo fa la questione ruotava attorno ai vizi, agli intrighi, alla noia e al meschino disgu­sto delle abitudini della ricca bor­ghe­sia, oggi il focus è l’intimo dissidio tra il desiderio e la realtà cruda dei fatti: l’incapacità di sceglie­re, e dunque di essere.

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